Matrix Resurrections: Village Roadshow fa causa a Warner Bros. per i mancati incassi

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Al di là dei giudizi di pubblico e critica, il giudice più severo di Matrix Resurrections è stato il botteghino: mentre Spider-Man: No Way Home, uscito più o meno nello stesso periodo, ha superato i 750 milioni di dollari di incasso, il nuovo Matrix ne è uscito con le ossa rotte e appena 37 milioni di introiti, una miseria rispetto alle potenzialità e alle spese. Village Roadshow, partner produttivo di Warner Bros., ha fatto causa proprio a WB ritenendola responsabile del flop al box-office, avendo dato priorità allo streaming della pellicola su HBO Max.

Si tratta di un caso relativamente simile a quello di Black Widow e di altri film del 2021 rilasciati in contemporanea o quasi alla sala sulle piattaforme streaming, pratica vantaggiosa alle case madri per procurarsi nuovi abbonati alle proprie piattaforme HBO Max e Disney+.

Warner Bros., per il 2021, ha adottato una politica di lancio simultaneo dei suoi grandi film, pensata per salvare capra e cavoli in un sistema di apertura e chiusura delle sale ballerino e condizionato dalla situazione pandemica. Sistema che però ha sollevato molte polemiche e voci contrastanti, anche da parte dei partner produttivi (come in questo caso) o dei registi coinvolti (vedasi Denis Villeneuve, tutt’altro che felice di vedere Dune subito lanciato anche sulle tv di casa quando voleva che il suo film fosse visto sui maxischermi il più possibile).

L’unico obiettivo di Warner Bros. nello spostare la data di uscita di Matrix Revolutions indietro è stato quello di creare una disperatamente necessaria ondata di titoli di fine anno per HBO Max per le sottoscrizioni premium sulla base di quello che sarebbe stato un blockbuster, nonostante sapesse bene che questa mossa avrebbe decimato i ricavi dal box-office, privando Village Roadshow di tutti i vantaggi economici che WB e i suoi affiliati avrebbero goduto, soprattutto se comparati a quelli di un rilascio esclusivo nelle sale.

afferma Village Roadshow.

Sull’effettivo impatto che il lancio in contemporanea streaming ha su un film destinato al cinema si è molto dibattuto e dipende da tanti fattori: c’è da dire, ad ogni modo, che l’impatto esiste ma è difficile decidere in aula come andrebbe calcolato. Del resto, la causa relativa a Black Widow si è poi privatamente risolta a porte chiuse, per comodità.

Di suo, WB ha affermato che

Si tratta di un tentativo frivolo da parte di Village Roadshow di schivare i propri impegni contrattuali nel partecipare all’arbitrato che abbiamo cominciato contro di loro la scorsa settimana. Non abbiamo dubbi che il caso verrà risolto in nostro favore.

Le cose potrebbero andare per le lunghe: nel mentre, WB ha deciso per il 2022 di lasciare una finestra cinematografica esclusiva di 45 giorni tra sala e VOD / HBO Max.

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