L‘IRS, l’agenzia delle entrate statunitense, implementerà il riconoscimento facciale come strumento d’autenticazione per il pagamento delle tasse online. L’Internal Revenue Service ha già stretto una partnership con la piattaforma ID.me.
ID.me offre alle aziende e alle istituzioni strumenti di autenticazione telematica. La nuova procedura d’iscrizione al portale dell’IRS richiederà ai contribuenti di caricare una copia della loro carta d’identità, oltre ad una fattura per il pagamento delle utenze recente, e un video selfie. Proprio il video selfie viene poi analizzato utilizzando un software di riconoscimento facciale.
Gli utenti che in precedenza avevano già creato un account sul portale online dell’Internal Revenue Service dovranno obbligatoriamente ripetere la procedura di registrazione utilizzando i nuovi strumenti messi a disposizione da ID.me. Contestualmente, chi è già registrato ad ID.me – che negli USA ricopre già un ruolo simile a quello che in Italia ha lo SPID-, potrà collegarsi anche al sito dell’IRS senza ulteriori passaggi.
ID.me, nelle sue policy, menziona chiaramente che i dati biometrici degli utenti vengono raccolti e condivisi con alcuni partner selezionati – ma che questi non vengono venduti o scambiati per profitto. Nella fattispecie, il servizio regista il volto e la voce degli utenti. I dati vengono conservati al fine di «proteggere gli utenti dalle frodi e adempiere ad eventuali obblighi di legge».ID.me sostiene di avere la facoltà di conservare i dati biometrici degli utenti «per diversi anni», anche dopo l’eventuale cancellazione dell’account.
Il CEO di ID.me in passato ha paragonato la tecnologia utilizzata dalla sua azienda a quella alla base del FaceID di Apple.