La recensione della riedizione di Supergiallo Topolino è qualcosa di profondamente difficile per chi sta scrivendo questo pezzo perchè si tratta di uno dei primi albi che ho recuperato in casa mia.

Probabilmente lo aveva acquistato mio padre (che all’epoca dell’uscita aveva 16 anni) e su quell’albo ho fantasticato all’infinito durante la mia infanzia finendo con l’apprezzare anno dopo anno la profondità della sceneggiatura delle storie che, ad ogni rilettura, regalava altri dettagli e sfumature che solo crescendo riuscivo a cogliere.

Grazie ad una riedizione a tiratura limitata è possibile apprezzare nuovamente le storie in origine raccolte in questo classico nel 1963 con un nuovo prologo e frame story realizzato da Casty – Andrea Castellani – che in apertura al volume racconta l’incredibile influenza che Supergiallo Topolino ha avuto nella sua carriera artistica di sceneggiatore e disegnatore.

Probabilmente è questa affinità emozionale che mi fa scattare una vera e propria nostalgia canaglia nella rilettura di queste storie, anche se, guardando agli autori che le hanno realizzate, non si ha difficoltà nel riconoscere che si tratta di alcuni dei più importati capisaldi del panorama della vecchia scuola Disney.

 

Topolino e la dimensione delta è una storia fantascientifica di alto livello nella quale vengono affrontati temi adulti oggi ancora attualissimi

Dopo il prologo di Casty il volume si apre con Topolino e la dimensione delta storia sceneggiata e disegnata da Romano Scarpa, pubblicata per la prima volta nel 1959 che ha il doppio pregio di reintrodurre il personaggio del Professor Enigm, realizzato da Floyd Gottfredson nel 1936, e presentare per la prima volta al pubblico il personaggio di Atomino Bip Bip. Topolino e la dimensione delta è una storia fantascientifica di alto livello nella quale vengono affrontati temi adulti oggi ancora attualissimi come l’invadenza senza scupoli della pubblicità all’interno della vita privata, lo sviluppo tecnologico e il divario etico scientifico.

Topolino e l’unghia di Kalì è una storia che si legge tutta d’un fiato

Segue, sempre per mani del medesimo autore, Topolino e l’unghia di Kalì, storia in due puntate apparsa per la prima volta sul settimanale Topolino nel 1958. Strutturata come un giallo che, per atmosfera e sceneggiatura, è capace di rievocare tinte cupe e  misteriose degne di un film di Lamberto Bava. Topolino e l’unghia di Kalì è una storia che si legge tutta d’un fiato proprio per il ritmo serratissimo con cui Romano Scarpa porta il lettore attraverso i colpi di scena in cui si dipana la trama.

Gli antagonisti di Topolino e Pippo rispetto a quelli che siamo abituati a leggere oggi appaiono dannatamente spietati e cattivi

Cambio di autori, e anche di contesto ed atmosfere, per la terza storia raccolta nel volume, Topolino e il tesoro degli Aztechi che vede Guido Martina alla sceneggiatura e Giovan Battista Carpi alle matite. Le atmosfere gialle e poliziesche lasciano lo spazio un’avventura che si svolge tra Topolinia e il Messico,  alla ricerca di un tesoro. Il racconto si apprezza, più che per l’originalità, per l’enorme differenza con le storie Disney attuali: gli antagonisti di Topolino e Pippo, rispetto a quelli che siamo abituati a leggere oggi, appaiono dannatamente spietati e cattivi. In questo si apprezza particolarmente l’aver pubblicato il lavoro originale senza edulcorare il constante uso delle armi e il riferimento a temi come il fumo o l’alcool, argomenti che oggi giorno vengono considerati tabù.

Per la prima e unica volta viene introdotto Pappo il fratello di Pippo

A chiudere la raccolta prima dell’epilogo di Casty, Topolino e il Pippotarzan, ancora una volta ad opera dle Maestro Romano Scarpa. Questa storia, che ha il pregio di presentare per la prima e unica volta Pappo il fratello di Pippo, come la precedente risulta improntata verso  toni più avventurosi. Ciò nonostante, a far da sottofondo all’avventura di Topolino e soci, troviamo comunque un mistero da risolvere che porta ad un colpo di scena piuttosto inaspettato riguardo la vera natura del fratello di Pippo.

La storia di contorno realizzata appositamente da Casty per questa riedizione per fare da trait d’union tra le varie avventure vissute dai protagonisti, è come sempre sapientemente disegnata dall’autore che con il proprio stile particolare riesce perfettamente a collocarsi tra il tratto dei degli artisti omaggiati in questa raccolta. Anche la sceneggiatura riesce a svilupparsi a modo nonostante le brevissime pagine che si sono potute dedicare, e per temi e situaizoni si potrebbe benissimo scambiare con una storia di Scarpa dell’epoca.

Il lavoro di Casty non fa certo mistero della grande passione di questo autore verso i Maestri Disney omaggiati con questo pregiato volume.

L’edizione a tiratura limitata Topolino detective si presenta con uno stupendo box in legno con incisione a laser all’interno del quale troviamo per l’appunto l’albo a fumetti, corredato da una cover inedita di Casty e tre gadgets esclusivi. Assieme al volume troviamo la lente di ingrandimento da detective, il distintivo del Commissariato di Topolinia e una litografia contenente le miniature di oltre 1000 mitiche cover di Topolino, fra cui quella del SuperGiallo, da osservare e scovare con la lente.

Il prezzo di quest’opera è decisamente importante, e sicuramente trova giustificazione più nell’operazione nostalgia e nel pakaging di lusso piuttoasto che nella fattura dell’albo. Supergiallo di Topolino è un cartonato realizzato nel formato originale del settimanale e anche le pagine sono quelle di carta ruvida di un tempo. Sicuramente questa scelta restituisce la sensazione di lettura percepita ai tempi della prima pubblicazione di queste storie, ma anche se i gadget abbinati sono discreti (il distintivo è di metallo smaltato e la lente d’ingrandimento è di vetro) 39,90 € sono comunque una spesa importante per un albo che raccoglie solo 4 storie.

Come già detto in precedenza, questo box da collezione è un tributo a tre autori incredibili, oggi purtroppo scomparsi, e ad un modo di scrivere e disegnare storie Disney che, volenti o nolenti, è andato perdendosi nel tempo.

Se avete voglia di un oggetto particolare (anche ingombrante visto che il box di legno è decisamente voluminoso all’interno di una libreria) e di una raccolta di storie eccellenti, questa limited edition fa decisamente per voi.

Differentemente, se vi interessa solo leggere questi particolarissimi racconti il consiglio è di reperire le storie tramite le numerose pubblicazioni, alcune anche recenti, che si sono già susseguite nel corso degli anni tra le collane Disney.

 

85
Topolino Detective - Supergiallo di Topolino
Recensione di Alessandro Mercatelli

Un volume da collezione che raccoglie quattro storie di autori eccelsi ma che pecca di un eccessivo prezzo determinato dalal suntuosa presentaiozne. Se più che dar spazio ai gadget si fosse data maggiore ampiezza ai contenuti extra probabilmente ci saremmo trovati davanti ad un vero e proprio must have per ogni Disney Fan. Con i suoi grandissimi pregi ed il difetto dle costo il box da collezione Topolino Detective rimane un bellissimo regalo da esporre in bella mostra su una libreria o all'interno di una vetrinetta (detolf al 90%) da prendere in mano ogni tanto per ricordare quanto erano avanti gli autori Disney dell'epoca.

ME GUSTA
  • presentazione superba...
  • storia di collegamento disegnata da Casty
  • gadget molto simpatici
FAIL
  • ...ma costo elevato
  • ...ma un po' troppo breve
  • ...ma a parte la prefazione nessun contenuto extra