Negli Stati Uniti d’America sono diventate introvabili le monetine da pochi centesimi. Con grande gioia delle lavanderie automatiche. «Le banche hanno finito i rotoli con le monete da 0.25 centesimi», scrive il Seattle Times. «Se si ha un po’ di fortuna è possibile ricevere qualche rotolo da 10 dollari in monetine, ma non è assolutamente sufficiente per chi gestisce un’attività economica».
Molti americani, abituati a pagare tutto o quasi con la carta di credito, potrebbero non accorgersi affatto del problema. Storia diversa per chi si affida alla cosiddetta ‘coin-operated economy‘ — ossia tutto quell’insieme di attività, dalle lavanderie appunto, ma anche autolavaggi, sale giochi e molto altro, che funzionano grazie a monete di piccolo taglio. Vale per i gestori ma anche per i clienti.
Oltre il 50% delle lavanderie statunitensi funziona solo con monete di piccolo taglio.
Molte piccole attività non hanno le risorse per convertire le lavatrici con soluzioni di ultima generazione in grado di accettare i pagamenti elettronici.
Ma le cause del problema, continua il Seattle Times, sono almeno in parte un mistero. Tecnicamente non dovrebbe esserci un problema di scarsità di monete. La zecca degli USA nel 2020 ha aumentato la produzione di monete del 24% rispetto al 2019, e questo nonostante la pandemia.
Eppure nel 2020 gli USA hanno coniato più monete, non meno
Quindi il problema non è l’offerta. Più probabile, sostengono i funzionari della zecca, che la causa vada ricercata nel fatto che la gente sta usando molto di meno le monetine. Rimangono nelle case degli americani, nei cassetti e nelle giacche. Circolano, in altre parole, molto di meno.
Proprio la pandemia ha accelerato l’uso dei pagamenti elettronici, anche per motivi di sicurezza: la tesi (almeno in parte corretta) è che usare una soluzione elettronica, a maggior ragione se contact less, riduca il rischio di trasmettere il Covid-19. Nel 2020 gli acquisti in contanti sono crollati del 27%. Nello stesso periodo il tasso di conversione delle banconote in monete, attraverso i resti, è crollato del 70% secondo una stima della Federal Reserve. Sarebbe questo insieme di fattori ad aver ucciso l’economia delle monetine.
Poi c’è stata la campagna di vaccinazione e il ritorno parziale alla normalità. Moltissime banche sono corse ad ordinare nuovi pacchi di monete da un quarto di dollaro dalla Fed, costringendo la banca centrale a sospendere gli ordini per diverso tempo. Molte banche tutt’ora sono costrette a limitare la quantità di monete ordinabili. Questi limiti valgono anche per molti clienti retail importanti, come supermercati e grosse catene.
Curiosamente, l’improvvisa scarsità di monetine ha creato anche più di qualche teoria della cospirazione. Un barista di Seattle, ad esempio, ha detto al quotidiano di credere che il problema sia stato creato a tavolino dal Governo, in modo da costringere le piccole attività ad accettare solo i pagamenti elettronici, più facili da tracciare. Ed effettivamente sono molti i proprietari di piccole attività intervistate dal Seattle Times che alla fine hanno ceduto, acquistando nuovi registratori di cassa e POS, oppure aggiornando le proprie macchine automatiche con soluzioni più moderne compatibili con bancomat, smartphone e carte di credito.
Nel frattempo la Federal Reserve sta avviando una campagna di comunicazione per convincere gli americani a tornare a spendere le loro monetine, nel tentativo di ridurre almeno in parte l’emergenza.