Oggi vi presentiamo le 10 cose da sapere su Resident Evil: Welcome to Raccoon City prima di andare a vederlo, così da arrivare preparati all’appuntamento col reboot cinematografico della grandiosa (e spaventosa) saga Capcom.
Questo nuovo film è un’occasione immancabile per i fan storici del franchise, che attendevano un reboot fedele ai videogiochi ormai da molti anni; al contempo, è un ottimo punto di partenza per chi, invece, la saga non la conosce ancora.
Potreste dunque trovare utile la nostra guida: di che parla il film? Chi sono i protagonisti? Che rapporto ha con i precedenti capitoli dell’universo di Resident Evil? Vi raccontiamo tutto quel che dovete sapere, senza spoilerarvi nulla che non sia contenuto nel materiale promozionale finora rilasciato. Per il resto, buon divertimento e buona visione!
Cos’è Resident Evil: Welcome to Raccoon City
Resident Evil: Welcome to Raccoon City è un film horror di stampo action, tratto dalla saga videoludica Resident Evil (conosciuta in Giappone col titolo di Bio Hazard) iniziata nel 1996 su PlayStation.
Non è il primo tentativo di portare la saga al cinema: questo, tuttavia, riparte d’accapo cercando di riproporre lo stesso appeal dei videogiochi, a cui cerca di essere piuttosto fedele.
Quella che un tempo era la sede del colosso farmaceutico Umbrella Corporation, Raccoon City, è ora una città morente del Midwest. L’esodo della compagnia ha trasformato la città in una landa desolata, con un grande male che si annida sotto la superficie. Quando questo viene liberato, un gruppo di sopravvissuti dovrà collaborare per scoprire la verità dietro la Umbrella Corporation e restare in vita.
Le origini
L’incipit e il setting del nuovo film, così i personaggi, sono presi di peso dai primi due videogiochi della saga, seppur con qualche minima differenza.
Resident Evil nasce come uno dei primi giochi horror “cinematografici” portando su PlayStation l’adrenalina e il pericolo del cinema di genere e B-Movie, con un manipolo di soldati impreparati ad affrontare gli orrori biologici scatenati da una multinazionale.
Il primo videogioco diviene presto celebre e diventa una vera e propria saga, che nel corso degli anni ha generato dieci capitoli principali e un folto numero di spin-off, senza contare il franchise scaturitone.
I protagonisti
Il film vede, come protagonisti, cinque dei personaggi principali dei primi due giochi: i fratelli Redfield, Jill Valentine, Albert Wesker e Leon S. Kennedy. Jill, Albert e Chris Redfield sono membri dello S.T.A.R.S., un team specializzato in missioni di soccorso che si ritrova nell’epicentro dell’outbreak provocato dalla Umbrella Corporation. Claire, sorella di Chris, nel secondo videogioco è alla ricerca del fratello e scopre gli orrori dell’Umbrella in corso d’opera: qui è già in cerca della verità, e in questo, come nel gioco originale, verrà aiutata dalla recluta del dipartimento di polizia locale, Leon.
Il cast
Il cast del film è composto in parte di volti piuttosto noti, così come di interpreti pronti a decollare.
Robbie Amell, il nuovo Chris Redfield, è un volto che avrete visto in diversi film e telefilm, sebbene non di spicco (tra cui due film tv di Scooby-Doo). Sua sorella su schermo, invece, è Kaya Scodelario, vista ad esempio nella saga di Maze Runner, così come nell’ultimo Pirati dei Caraibi; ha inoltre avuto un ruolo fisso nel serial Skins.
Tom Hopper lo abbiamo imparato a conoscere bene in Merlin e Black Sails, per una parentesi in Game of Thrones ma soprattutto grazie a The Umbrella Academy. Le due sorprese del cast sono Avan Jogia (Leon) e Hannah John-Kamen (Jill), che hanno sollevato l’interesse del pubblico dato che il loro casting è lontano dall’iconografia del gioco e volta, probabilmente, a una maggiore inclusività rappresentativa.
Le reference e le citazioni dall’originale
Il regista e parte del cast sono sinceri appassionati del gioco originale, e c’è una notevole attenzione al dettaglio, per quanto possibile, nel rendere ambientazioni e dettagli presenti nei videogiochi, fino ad arrivare agli easter egg. Alcuni ambienti sono straordinariamente fedeli a quelli originali, basti vedere l’ingresso della Spencer Mansion o l’entrata dell’orfanotrofio. Piccoli dettagli, ma capaci di colpire i fan di vecchia data.
I mostri e gli orrori di Villa Spencer e della centrale di Polizia
L’idea forse più interessante di questo reboot è di narrare i primi due giochi insieme, mischiandoli: del resto, solo poche ore di differenza separano i due titoli nella timeline, e questo vale anche per il prequel (Resident Evil 0) e il terzo capitolo. Nel film, il tutto accade in contemporanea e i due fratelli si ritrovano molto presto, ma la sceneggiatura riesce a coinvolgere molteplici location, a partire dalla mitica Spencer Mansion fino alla centrale di polizia infestata, passando per l’orfanotrofio e “il treno” che i giocatori ben conoscono.
Non vi faremo spoiler precisi e circostanziati degli orrori che i nostri eroi incontreranno, ma sappiate che avrete numerose sorprese e altrettanti salti dalla poltrona, a causa loro!
Il regista
Johannes Roberts non è un nome molto noto, forse, ma è ormai un regista esperto nel genere horror, essendo ora al dodicesimo film della sua carriera e dopo i due 47 metri e 47 metri – Uncaged e The Strangers – Prey at Night. Sa sicuramente dove mettere le mani, nel genere, e in più è anche un appassionato del videogioco originale, quindi sappiamo che ha ricercato il feeling dell’opera originale.
La saga con Milla Jovovich
Nel 2002, Paul W. S. Anderson ha preso “in gestione” la saga cinematografica, raccogliendo il testimone che sarebbe dovuto essere di George Romero stesso, a lungo corteggiato da Capcom per portare il franchise al cinema. Fra impegni vari e difficoltà logistiche di varia natura, il leggendario regista ha potuto solo offrire consulenza generica per l’atmosfera nei primi titoli, nonché girare uno spot televisivo del secondo.
Il film ideato, scritto, prodotto e diretto da Anderson è liberamente ispirato al videogioco, mettendo al centro l’outbreak del virus a Raccoon City, ma la magione Spencer non è che il punto d’entrata ai laboratori sotterranei dove si svolge tutta l’azione, portata avanti, tra l’altro, da un cast di personaggi originali il cui esponente primario e la Alice interpretata da Milla Jovovich. Il film si dimostra ben realizzato e capace di catturare l’attenzione, ma assai lontano dal videogioco originale.
A questo sono seguite ben cinque altre pellicole, sempre con al centro Alice e (molto collateralmente) i personaggi del videogioco. Ai fan irriducibili questo approccio non è mai andato giù, ma nonostante anche una qualità assolutamente altalenante sia di realizzazione che di sceneggiatura, si tratta della saga cinematografica tratta da un videogioco più longeva e che ha incassato di più di sempre.
Cosa vedere prima di Resident Evil: Welcome to Raccoon City
Tecnicamente, non vi servono conoscenze pregresse per andare a vedere Welcome to Raccoon City. Qualunque film precedente (live action o animato che sia) non ha nulla a che vedere con questo, che fa ripartire la trama dall’inizio. Non avrete bisogno di conoscere il videogioco per apprezzare Resident Evil: Welcome to Raccoon City, anche se chiaramente non potrete partecipare al classico gioco delle citazioni e del “trova le differenze”, particolarmente accentuato per questa pellicola.
Il futuro
Non c’è nulla di definito (ancora!) nel futuro di questo reboot: tutto dipenderà dal responso del pubblico. Roberts e il cast sono disponibili a riprendere a lavorare sul soggetto: ci sono ancora molte storie da raccontare in proposito. Certo, sarebbe quantomeno bizzarro se ci si fermasse solo al primo, dopo che la precedente versione è andata avanti per ben sei episodi.
Resident Evil: Welcome to Raccoon City è al cinema dal 25 novembre, distribuito da Warner Bros. Pictures.
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