Spotify non riprodurrà più, di default, casualmente i brani di un album, dopo che l’artista Adele aveva protestato contro questa scelta, sostenendo che svilisse il valore artistico della musica. La tesi è semplice: spesso l’ordine delle tracce di un album non è casuale, ma ha un suo preciso significato. Significato che viene perso con la modalità ‘shuffle’.

Ora Spotify riproduce automaticamente i brani nell’ordine in cui sono indicati nell’album. L’utente, se lo vorrà, sarà comunque libero di impostare la riproduzione casuale. A patto di essere abbonati a Premium, ovviamente, altrimenti non c’è alternativa alla riproduzione casuale (poter scegliere i brani è uno dei perk principali dell’abbonamento).

Adele ha ringraziato pubblicamente Spotify per la decisione di assecondare la sua richiesta. “La nostra arte racconta una storia, le nostre storie dovrebbero venire ascoltate così come sono state pensate. Grazie a Spotify per averci dato ascolto”, ha scritto la cantante su Twitter. “Non c’è problema, faremmo qualsiasi cosa per te”, ha risposto l’account ufficiale della piattaforma.

Un portavoce di Spotify ha comunque ribadito che gli utenti saranno liberi di riprodurre casualmente i brani, se lo ritengono. Basta premere il pulsante con la freccia intrecciata.

La novità, non a caso, è stata introdotta solamente pochi giorni dopo l’uscita di 30, l’ultimo album di Adele. Easy on Me, singolo dell’album, è già diventata una delle canzoni più ascoltate su Spotify.