Ford ha annunciato una nuova partnership con GlobalFoundries. Le due aziende esploreranno la possibilità di produrre e sviluppare i chip negli Stati Uniti, senza passare per Cina, Corea e Taiwan. Non è un vero e proprio impegno a costruire impianti per la produzione in Nord America, non ancora almeno. Il comunicato non menziona nessun obiettivo specifico, ma apre semplicemente le porte alla nascita di una nuova industria dei chip negli USA.
È una delle priorità dell’amministrazione Biden, che in questi mesi discute con le aziende incentivi e finanziamenti alla creazione di nuovi poli di produzione di semiconduttori negli USA.
L’obiettivo, spiega Ford, è di avere un’industria dell’auto americana il più possibile indipendente dai fornitori asiatici.
Parallelamente, Mark Reuss, CEO di General Motors, ha anticipato l’intenzione di produrre nuovi chip in collaborazione con partner come Qualcomm, TSMC e altri. Anche in questo caso, l’obiettivo è avere chip proprietari, non di terze parti, costruendo un rapporto privilegiato con i fornitori.
Pensiamo di poter potenziare le nostre performance di produttività e allo stesso tempo migliorare la nostra indipendenza tecnologica
ha aggiunto Chuck Gray, Vicepresidente di Ford.
La crisi dei semiconduttori, l’assenza di componenti elettronici che ha paralizzato il settore automotive, ha messo in moto degli importanti cambiamenti, che tuttavia potrebbero diventare visibili solamente nei prossimi cinque anni.