Il Governo dell’Australia lancia un appello: «serve una strategia globale per combattere la disinformazione online». A guidare il progetto è il Ministero degli Esteri Marise Payne, che ha paragonato il web alla strada. “C’è il codice della strada, serve un codice del web per garantire la sicurezza degli utenti”, ha detto.
“Siamo in ritardo, è una cosa che doveva essere fatta ieri, non domani”, ha detto in occasione dell’evento Sydney Dialogue. Ha poi aggiunto:
Dobbiamo essere molto chiari: le stesse regole che si applicano offline devono valere anche online. Le regole del codice stradale sono ciò che consentono agli automobilisti di guidare in sicurezza, lo stesso principio deve valere per gli utenti online. Dobbiamo essere in grado di demarcare la differenza tra libertà di parola e disinformazione, è importante
Nick Clegg, ex vice premier del Regno Unito e oggi a capo dei Global Affairs di Facebook, rimanda la palla al mittente. “Non sta a persone come me, o come Zuckerberg ed altri, decidere cosa può rimanere online e cosa invece deve sparire. Non tutti i regolamenti sono giusti, ma ovviamente qualche forma di regolamentazione deve venire introdotta».