La storia dei Masters, Il gioco più forte dell’universo! recensione del nuovo libro di Alessandro Apreda e Emiliano Santalucia

La recensione de La storia dei Masters – il gioco più forte dell’universo! libro edito da Dynit Manga è un compito arduo per chi, come lo scrivente e gli stessi autori del volume, ha davvero giocato con i Masters durante la propria infanzia.

Recentemente tornati in auge grazie alla serie Netflix Masters of the Universe Revelation, i Masters o, come vennero tradotti in Italia all’epoca “I Dominatori dell’Universo“, sono una parte imprescindibile dell’immaginario pop. Da ormai quarant’anni il mondo dei giocattoli, dei fumetti, dell’animazione, e del collezionismo in genere, vede i personaggi di Eternia assumere differenti incarnazioni e sfumature perchè nonstante il passaggio degli anni, c’è qualcosa di unico nel loro “Universo” che nonostante lo scorrere del tempo e il ricambio generazionale continua ad attrarre a sè nuovi fan senza perdere gli affezionati di sempre.

Il libro del duo Santalucia/Apreda ripercorre in maniera dettagliatissima la storia dei Masters dal loro debutto, nel 1981, sino ai giorni nostri, arrivando in perfetta sincronia con l’imminente uscita, il 17 novembre, della seconda parte della serie Netflix a loro dedicata.

Quel che preliminarmente si apprezza nella lettura di questo volume è la passione riversata dagli autori nel raccontare la genesi di un universo ludico e mediatico che inevitabilmente ha colpito ciascuno di loro lasciando un segno indelebile che ha finito con l’influenzare in maniera differente la carriera di entrambi.

Emiliano Santalucia, classe 1975, è un designer la cui passione per i fumetti  lo porta a lavorare per   serie di comix come “Masters of the Universe”, “Transformers” e “G.I. Joe” tutte ispirate a linee di giocattoli. La commistione di generi lo porta a tentare la fortuna trovando la sua vera vocazione: fare il designer di giocattoli, cartoni animati e film, lavoro che svolge da dodici anni per Hasbro, Bandai, Super7, Mondo e altre aziende. Sanalucia è oggi un affermato toy-designer che ha all’attivo design per centinaia di prodotti di famosi brand tra i quali “Transformers”, “Star Wars”, “Masters of The Universe”, “Iron Man”, “Mazinger Z” e collaborazioni cinematografiche di alto livello avendo contribuito allo sviluppo dei concept degli ultimi quattro film dei “Transformers”.

Alessandro Apreda, classe 1975, è uno scrittore e giornalista italiano la cui carriera è inscindibilmente legata allo pseudonimo Doc Manhattan con cui dal lontano 2007 cura i contenuti del suo blog L’antro atomico del Doc Manhattan, sito internet che con oltre 62 milioni di visualizzazioni complessive ha il pregio di essere diventato un incredibile punto di riferimento per la cultura pop in Italia. Attorno al suo blog, col tempo evolutosi anche in un canale Twich, si è consolidata una community di appassionati sempre in crescita. Tra recensioni di film e telefilm, unboxing, storie di vita vissuta e curiosità di ogni genere l’Antro Atomico e una fonte inesauribile di informazioni e contenuti sempre interessantissimi resi ancora più unici dall’ironia con cui Alessandro riesce a raccontare qualsiasi aneddoto o curiosità.

Dal connubio creativo di questi autori nasce il libro edito da Dynit Manga che, come anticipato, ripercorre l’incredibile percorso creativo e comunicativo di un prodotto concepito per un pubblico di bambini – e di fatto mai abbandonato da chi all’epoca ha giocato con quei “pupazzetti” – che nel corso di quasi quattro decadi ha conquistato sempre più fan attraverso evoluzioni ed incarnazioni sempre diverse ma comunque indimenticabili.

Il libro ripercorre cronologicamente la genesi, lo sviluppo, la realizzazione e l’affermazione sul mercato di questa incredibile linea di giocattoli, con tutto quello che ha generato attorno.

Dalla serie animata al merchandising di vario tipo passando alla pellicola cinematografica, realizzata putroppo fuori tempo massimo e alla quale si attribuisce parte del declino della serie classica.

Nelle ampie descrizioni di personaggi, veicoli e scenari, tutte caratterizzate dall’inconfondibile stile ironico di Alessandro Apreda e arricchita dai dettagli tecnici di Emiliano Santalucia, si percepisce l’emozione provata nel riscoprire i giocattoli che per anni sono stati protagonisti dei pomeriggi post compiti della generazione nata a cavallo tra gi anni 70 e 80. Tantissimi gli aneddoti e le informazioni racchiuse in ciascun capitolo, dalle varianti di alcuni personaggi o playset, alla scoperta che parte della produzione Mattel dell’epoca era dislocata anche in Italia (e che la facciata a macchie nere del Castello di Grayskull si deve proprio all’estro creativo – o forse più pressapochismo – degli assemblatori italiani).

Il capitolo introduttivo è dedicato alla nascita del progetto: una linea di giocattoli ben definita che nel rievocare il genere Sword & Sorcery potesse permettere a Mattel di ripercorrere l’incredibile successo commerciale che la Kenner aveva ottenuto acquisendo le licenze dei giocattoli di Star Wars (quando ancora in Italia era per tutti Guerre Stellari).

L’esigenza di slegare il prodotto alle tempistiche dettate dal parallelo mercato cinematografico e il contemporaneo fallimento del concept di una linea di giocattoli ispirata al film dedicato al personaggio di Conan il Barbaro, pellicola ritenuta troppo violenta per attrarre il mercato dei giocattoli, fanno da trampolino di lancio per l’ideazione di una serie – per non dire saga – di giocattoli che viene apprezzata immediatamente, tanto da riscontrare un successo inaspettato già dalla fase dei prototype test.

Si prosegue con l’illustrazione, anno per anno, di tutte le wave di personaggi, ciascuno descritto minuziosamente anche attraverso aneddoti e curiosità legate allo sviluppo, alle gimmick, alle problematiche riscontrate nella realizzazione, alle differenze che i modelli presentavano a seconda del Paese di produzione eccetera sino ad arrivare al playset più ambito di sempre da parte di tutti i bambini dell’epoca: Eternia, un trio di torri con monorotaia motorizzata.

Ampio spazio è poi dedicato alle serie televisive di animazione sia quella dedicata a He-Man che quella che vede protagonista la sorella gemella She-Ra con tanto di sezione dedicata ai relativi giochi.

L’avventura vissuta chinati sul pavimento della nostra camera, intenti a organizzare duelli di cappa e spada sotto al Castello di Grayskull o davanti alla Cittadella del Serpente viene descritta e ricordata attraverso la moltitudine di coloratissimi personaggi, veicoli ed accessori vari che in un lampo abbiamo visto approdare sugli scaffali dei negozi di giocattoli del Bel Paese assieme alle varie pubblicità, fumetti, pubblicazioni a tema, audiocassette con avventure sonore che li hanno accompagnati.

Di tutto questo universo, il volume di Santalucia e Apreda pare non tralasciare nulla regalando al lettore un duplice approccio in cui i due autori si alternano nel descrivere il lato tecnico dietro ai processi di realizzazione dei prototipi e le varie problematice legate allo sviluppo di un giocattolo e tutto l’incredibile lavoro che c’è detro la creazione dell’universo di Eternia attraverso il ricordo di un arcobaleno di oggetti che ha segnato l’infanzia di entrambi.

Se in principio il merito di aver fatto conoscere i Masters con pubblicità tipo fotoromanzo va a Topolino, è al settimanale per ragazzi Più dell’Editoriale Domus che va il riconoscimento di aver pubblicato per primo le avventure a fumetti di He-Man e compagnia (vero tocco di classe le interviste agli autori dei fumetti tra cui spicca quella di Yoshiko Watanabe).

E ancora i Masters nel mondo, il tentativo di rilancio dopo il flop commerciale del film al cinema, la serie con tematiche smaccatamente fantaicientifiche del 1990 e (l’apparente) declino del francise con la successiva breve rinascita nel 2002.

Dopo il capitolo dedicato al rilancio delle action figure ad opera dei Four Horsemen, quartetto di scultori che sono migrati dalla McFarlane Toys per dedicarsi alla realizzazione di una rivisitazione in chiave classica dei MOTU, si giunge inesorabilmente ai giorni odierni, con la linea Origins introdotta lo scorso anno e la serie Netflix Revelation uscita proprio questa estate.

Riuscire a descrivere la marea di informazioni, aneddoti e curiosità contenute nel libro è davvero impossibile.

Se cercate un’informazione su di un personaggio, un gadget o una pubblicazione a tema Masters of the Universe è molto probabile che riuscirete trovarla nel libro di Santalucia e Apreda.

Dal punto di vista editoriale ci troviamo dinanzi un volume di 208 pagine di ampio formato, realizzato con carta patinata spessa che fa apprezzare le numerose di fotografie e illustrazioni (tra cui due stupendi artwork in seconda e quarta di copertina proprio di Santalucia) che arricchiscono i contenuti.

Sicuramente la copertina rigida avrebbe facilitato la lettura di un libro di questo genere, ma si tratta di una scelta dettata dal voler contenere i costi. Ciò non toglie che il volume valga ogni singolo centesimo del prezzo di € 29,90 a cui viene proposto!

Questo libro è probabilmente la pubblicazione più completa riguardante l’universo dei Dominatori dell’Universo.

Un volume che trapela passione in ogni singola pagina, ricco di fotografie, illustrazioni e interessantissimi aneddoti capaci di ripercorrere i 40 anni di storia del franchise con un linguaggio semplice e diretto regalando una piacevolissima lettura adatta a tutti, dai fan della vecchia guardia a chi si è avvicinato al brand solo dopo aver visto la nuova serie su Netflix e vuole saperne di più a riguardo.

Una lettura imprescindibile per qualsiasi appassionato di cultura pop e per chi in quel magnifico decennio degli anni 80 scattava davanti alla TV quando sentiva un tuono di tamburi su cui dominava il motivetto “HE-MAN! HE-MAN!”.

 

95
La storia dei Masters Il gioco più forte dell'universo
Recensione di Alessandro Mercatelli

Un libro immenso nel formato e nei contenuti, adatto a chiunque, scritto in maniera spiritosa ma competente da un duo di autori che non fa mistero dell'incredibile passione che li lega al mondo dei MOTU e che ha il pregio di riuscire a trasmettere e a rievocare nel lettore tutto l'entusiasmo che si provava quando in casa arrivava uno dei coloratissimi personaggi di questa incredibile saga.

ME GUSTA
  • Lettura semplice e veloce nonostante la mole di pagine
  • Tantissime informazioni e aneddoti interessanti
  • Fotografie e illustrazioni a colori in ampio formato
  • Una vera e propria bibbia dei Masters completa sotto tutti i punti di vista
FAIL
  • La copertina rigida avrebbe facilitato la lettura
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