Wall Street premia Truth, il social network promosso da Donald Trump e dalla sua neonata società Trump Media & Technology Group. Ieri il giorno del debutto in borsa dello SPAC Digital World, la società che si fonderà proprio con la Trump Media per dare vita al social Truth.
Ieri il titolo ha aperto a 12,73 dollari, per poi rapidamente prendere quota superando i 60 dollari, crescendo del 357% in poche ore. Digital World ha così raggiunto una valutazione di oltre 1,7 miliardi di dollari, facendo la fortuna – sulla carta, le sue azioni sono vincolate per ancora diversi mesi – del CEO Patrick Orlando, l’ex Deutsche Bank che più di tutti gli altri ha creduto nelle ambizioni di Trump di fare guerra alla Silicon Valley. Grazie allo straordinario debutto di ieri, Patrick Orlando si ritrova con un tesoretto da 420 milioni di dollari.
Fino ad oggi dei piani di Trump per creare un suo social network alternativo se ne è sempre parlato trattenendo a fatica le risate: sembrava un progetto troppo grosso e complesso per le capacità dell’ex Presidente degli USA, a maggior ragione contando che il suo brand personale viene percepito da una fetta estremamente rilevante dell’opinione pubblica come ‘tossico’. Eppure l’accordo con Digital World ha cambiato tutto. L’esordio in borsa di questo giovedì testimonia chiaramente che l’interesse degli investitori c’è.
Truth – come sarà chiamato il social promosso da Trump – ha anche il vantaggio di non dovere esplorare un territorio completamente vergine. Tra Gettr e Parler, abbiamo già visto tutti i possibili errori che possono venire commessi da una piattaforma social alternativa di destra. A partire dall’assenza di un sistema di moderazione efficace: un’ottima ricetta per venire cacciati dagli store di Google e Apple.
Truth debutterà il prossimo mese con un sistema ad inviti, replicando il modello usato da Clubhouse. Una strategia piuttosto furba: la priorità, lo ripetiamo, è quella di dimostrare di essere in grado di moderare i contenuti caricati dagli utenti. Cosa che è molto più semplice quando si hanno pochi milioni di utenti. Ma il social network è solo l’inizio: la Trump Media and Technology vuole anche creare una piattaforma di video on demand chiamata TMTG +. Farà concorrenza a Netflix e YouTube.