L’Ente del Turismo di Vienna costretto a ripiegare su Onlyfans. Il motivo? TikTok e Instagram continuavano a bannare le opera d’arte ‘osé’. L’ente austriaco userà la piattaforma per i contenuti NSFW per pubblicare foto e video delle opere di nudo esposte nei quattro principali musei di Vienna.

Reale esigenza o stunt pubblicitario? Di fatto Facebook non proibisce esplicitamente le raffigurazione artistiche di soggetti nudi, dall’altra – effettivamente – si sa che ogni tanto gli algoritmi del social network possono fare le bizze.

Nel 2019 Facebook aveva bannato un’immagine un dipinto del pittore fiammingo Peter Paul Rubens, giudicato dal social network “troppo spinto”. Poi nel 2021 l’incidente si è verificato nuovamente con Liebespaar, dipinto del pittore Koloman Moser.

Esasperato, l’Ente per il Turismo di Vienna si è rifugiato su Onlyfans, che però tecnicamente non nasce per le opere d’arte ma per i contenuti pornografici (anche se…). Per vedere le opere d’arte dei musei di Vienna sarà necessario abbonarsi ad un apposito canale, il costo è di 3 euro al mese.

I principali canali di social media, come Instagram e Facebook, hanno saldamente nel loro mirino nudità e contenuti ‘lascivi’. Vienna e le sue istituzioni artistiche sono tra le vittime di questa nuova ondata di prurito

ha detto Norbert Kettner, direttore del Vienna Tourist Board.