Daniel Craig ha messo fine alla sua esperienza nei panni di James Bond con No Time to Die, ma l’interprete stava già per abbandonare dopo Spectre. Lo ha rivelato a USA Today di recente, raccontando i motivi dovuti a questi suoi pensieri di abbandono anzitempo.

Ecco le parole di Daniel Craig:

Volevo essere onesto con il mio approccio al personaggio. Quando ho iniziato con Casino Royale volevo essere fisicamente dentro al personaggio, pensavo che fosse una cosa molto importante. Volevo che la gente credesse che fossi io a fare gli stunt, e dopo Spectre ho creduto di non poter più fare questa cosa. Non riuscivo a trovare il senso di certe cose, passavo un anno intero fuori da casa, ed è una cosa difficile per tutti. Sentivo mia moglie al telefono, le raccontavo che mi ero fatto male sul set e che ero in ospedale, e non era una cosa piacevole da dire.

Ricordiamo che No Time to Die, l’ultimo film di Bond con Daniel Craig, è attualmente nelle sale cinematografiche. Nel film diretto da Cary Joji Fukunaga, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.