Nel cratere Ramon, nello Stato d’Israele, è iniziata una delle più lunghe e ambiziose simulazioni di vita su Marte di sempre. Sono sei gli astronauti coinvolti: provengono da Israele, Germania, Olanda, Portogallo, Spagna e Austria .
L’esperimento è promosso dall’Austrian Space Forum assieme alla Israel Space Agency, anche con la preziosa partecipazione dell’ESA.
Gli astronauti simuleranno le passeggiate sul pianeta rosso camminando su un suolo – per caratteristiche e composizione – almeno in parte simile a quello marziano. Ogni giorno gli astronauti dovranno indossare una tuta di nuova generazione che pesa ben 50 Kg — solamente prepararla ed indossarla richiede diverse ore.
Gli scienziati vogliono capire proprio questo: come si comporteranno – alla prova pratica – le tecnologie che stiamo studiando per una possibile prima missione umana su Marte. Non solo le tute, ma anche rover e robot.
“Il Cratere di Ramon, nel deserto del Negev, presenta condizioni molto simili a quelle che gli astronauti incontreranno realmente su Marte: dalla struttura del suolo alle condizioni meteo estreme e perfino il tipo di minerali presenti nel suolo”, spiega Gernot Grömer, N.1 dell’Austrian Space Forum.
Nelle condizioni estreme imposte dalla simulazione, i ricercatori non studieranno solo il funzionamento dell’equipaggiamento ma condurranno anche una serie di esperimenti – 24 in totale – che hanno visto il coinvolgimento di un team composto da oltre 200 scienziati provenienti da tutto il mondo.
Simulazione totale: le comunicazioni avvengono con un centro di controllo nella remota Austria – oltre 3.500 Km di distanza – con un ritardo di oltre 10 minuti, proprio per replicare le stesse condizioni che si avrebbero su Marte. I dati raccolti durante la simulazione saranno una risorsa preziosa per prepararci alla prima missione umana su Marte.