Con The Squid Game molti utenti sono stati costretti a riabituarsi ai sottotitoli, specie in Italia dove la serie del momento non è stata nemmeno doppiata. A quanto pare, i sottotitoli non fanno granché onore al materiale originale. Lo rivela, Youngmi Mayer, un’utente di Twitter che sostiene di parlare il coreano ad un ottimo livello. «Non per fare la snob, ma se non conoscete il coreano praticamente avete visto una serie diversa».
I traduttori, continua youngmi mayer, avrebbero in diverse occasioni iper-smussato e completamente cambiato il significato di diversi dialoghi, sacrificando la qualità generale della scrittura e spesso omettendo alcune importanti sfumature utili per capire il contesto di denuncia delle diseguaglianze che fa da sottotesto a tutta la serie.
«Non sono un genio, ma me la so comunque cavare», recitano i sottotitoli in lingua inglese in una delle scene. Nella scena in questione il personaggio di Han Mi-nyeo sta cercando disperatamente di fare squadra con gli altri giocatori e non rimanere isolata. Ma il vero dialogo in lingua coreana è piuttosto diverso: «Sono molto intelligente, ma non ho mai avuto la possibilità di studiare», dice in realtà. Non è una sfumatura ininfluente, spiega Mayer: è fondamentale per capire di cosa parla veramente la serie, ossia di una società iper-divisa in classi dove non tutte le persone ricevono le stesse opportunità. È una questione molto sentita in Corea e non a caso è un tema al cuore di altri due importanti successi dell’industria cinematografica coreana: il vincitore del premio Oscar Parasite e Snowpiercer, entrambi del regista Bong Joon-ho.
La polemica riguarda i sottotitoli in lingua inglese, ma è importante precisare che spesso la traduzione inglese viene usata come canovaccio anche per le traduzioni in altre lingue occidentali.
Squid Game è la serie del momento e si appresta a diventare uno dei contenuti più visti di sempre su Netflix. La serie ha già intrattenuto milioni di persone in tutto il mondo, in Corea è perfino diventata un caso politico, dopo che un provider ha fatto causa a Neflix per la saturazione delle infrastrutture di rete causata dal suo enorme successo. Nel frattempo, Netflix sta già mettendo in moto la macchina per produrre una seconda stagione della serie.