Il giornalista John Stossel vuole portare Facebook in tribunale, dopo che i fact-checker del social network avevano contestato alcuni dei suoi video sui cambiamenti climatici, bollandoli come “parzialmente falsi e fuorvianti”. Secondo Stossel, il processo di revisione dei video sarebbe stato approssimativo risultando in un giudizio diffamatorio.

John Stossel è un volto noto della televisione via cavo statunitense, è stato a lungo uno dei conduttori di punta di Fox Business. Oggi Stossel produce video, podcast e altri approfondimenti sui social: solamente con i suoi video su Facebook fattura circa 10.000 dollari al mese, scrive Ars Technica.

Stossel sostiene che l’intervento dei fact-checker abbia irrimediabilmente danneggiato il suo business e la sua reputazione. Dopo la contestazione di due dei suoi contenuti, i ricavi su Facebook del giornalista sarebbero crollati del 45% — si legge nella documentazione presentata per supportare la causa intentata contro il social.

Uno dei video in questione – dal titolo Are We All Doomed? – riportava alcuni spezzoni di una conferenza che lo stesso Stossel aveva moderato: un evento dell’ Heartland Institute che era stato finanziato anche da alcune aziende del settore energetico, scrive sempre Ars Technica. Alla conferenza avevano partecipato il meteorologo Patrick Michaels, il ricercatore David Legates e l’astrofisico Willie Soon — tutti e tre su posizioni scettiche nei confronti del ruolo dell’attività umana sul cambiamento climatico.

Questo e un secondo video sono stati moderati da Climate Feedback e Science Feedback, due partner di Facebook incaricati di combattere la disinformazione. I legali di Stossel sostengono che almeno due dei fact-checker che hanno preso parte al processo di revisione non abbiano mai visto i video in questione.