La scorsa settimana il Wall Street Journal ha pubblicato una lunga inchiesta in più puntate su Facebook, denunciando alcune pratiche finora segrete dei due principali social dell’azienda, incluso Instagram. La risposta di Facebook non si è fatta attendere. Attraverso l’ex vicepremier del Regno Unito e oggi N.1 dei Global Affair del social, Nick Clegg, il social network ha attaccato il Wall Street Journal, definendo i suoi articoli “falsi e diffamatori”.
L’inchiesta del WSJ aveva rivelato come Facebook sistematicamente ignori i risultati dei suoi team interni di ricerca. Ad esempio, un report dei ricercatori di Facebook era arrivato alle conclusioni che Instagram fosse responsabile di gravi conseguenze per la salute mentale dei giovanissimi, soprattutto le adolescenti. Facebook, sostiene il WSJ, non avrebbe preso nessuna misura per risolvere il problema. Negli USA se ne è parlato molto e le rivelazioni del WSJ sono già state oggetto dell’interesse di due senatori. I giornalisti americani hanno anche scoperto che Facebook ha una vera e propria lista segreta di circa 6 milioni di utenti ‘VIP’, che vengono esentati sistematicamente dalle normali regole di moderazione del social.
Così Nick Clegg, Global Affairs and Communications at Facebook
Sono semplicemente delle falsità. Facebook non ignora sistematicamente i risultati delle sue ricerche se questi non sono in linea con i suoi interessi. Facebook è perfettamente a conoscenza delle enormi responsabilità che operare una piattaforma globale comporta. Respingiamo in toto questa errata rappresentazione del nostro lavoro