Ghaleb Alaumary, un uomo con doppia cittadinanza canadese-statunitense, è stato condannato ad 11 anni di carcere per aver riciclato milioni di dollari per conto degli hacker della Corea del Nord. Alaumary non era solo un genio del riciclaggio di denaro, ma era anche un abile truffatore ed era riuscito a rubare diversi milioni ad alcune aziende ed istituzioni, inclusa un’università del Canada.

Ghaleb Alaumary e alcuni complici si erano finti per email dei rappresentanti di un’importante azienda di costruzioni al lavoro su un nuovo edificio di un ateneo canadese, riuscendo a farsi inviare 9,4 milioni di dollari dall’ufficio di contabilità. Alaumary aveva poi riciclato i proventi della truffa attraverso diverse istituzioni finanziarie. In alcuni casi si spacciava per un prestigioso banchiere, incontrando di persona le sue vittime alle quali sottraeva poi importanti somme di denaro.

Ma Alaumary era anche stato accusato di aver messo le sue capacità nel riciclaggio di denaro a servizio degli hacker della Corea del Nord.

Era un ingranaggio fondamentale all’interno di una rete collaudata di cybercriminali, che hanno sottratto decine di milioni di dollari a diverse aziende ed istituzioni in tutto il mondo. Ha riciclato soldi per una delle nazioni più losche al mondo, collaborando con i peggiori criminali informatici

ha detto David H. Estes, il pubblico ministero che ha portato avanti le accuse contro Ghaleb Alaumary in aula. Oltre alla condanna ad 11 anni di carcere, dovrà anche restituire più di 30 milioni di dollari alle sue vittime.

Nell’ambito delle stesse indagini, gli Stati Uniti d’America avevano presentato delle accuse formali contro tre presunti hacker nordcoreani, presumibilmente coinvolti anche nel celebre attacco contro Sony.