Entro la fine di settembre Amazon inaugurerà il suo nuovo colossale magazzino di Tijuana, in Messico. Si trova ad appena 5Km dal confine con gli Stati Uniti d’America ed è costato 21 milioni di dollari. Se ne sta parlando molto perché sovrasta uno dei quartieri più poveri della città, e le immagini dell’enorme magazzino circondato da una baraccopoli sono semplicemente impressionanti.

Lauren Kaori Gurley di VICE, non a caso, le paragona ad un film distopico. Nonostante l’enorme e scintillante magazzino con il logo di Amazon crei un inquietante contrasto con lo scenario circostante fatto di abitazioni fatiscenti, l’investimento del colosso dell’e-commerce probabilmente avrà delle ricadute positive sull’area, ed è giusto parlarne.

Da quando siamo arrivati in Messico, Amazon ha creato oltre 15.000 posti di lavoro in tutto il paese, creando opportunità di impiego con salari e benefit competitivi per tutte le nostre categorie di dipendenti. I nostri salari rafforzano le comunità locali, e questi investimenti consentono a queste aree del Messico di crescere e costruirsi un futuro migliore

ha raccontato alla stampa Marisa Varano, portavoce di Amazon Messico.

Il Sud America è diventato un importante priorità per Amazon, che ha passato gli ultimi anni ad aumentare i suoi investimenti nel continente, con un focus proprio sul Messico. Nel paese è già attivo il servizio Amazon Prime, che consente di ricevere gli ordini in meno di 48 ore nella maggior parte delle città.

Il nuovo magazzino di Tijuana creerà fin da subito 250 nuovi posti di lavoro. “Tijuana è una delle città più importanti del Messico settentrionale, la nostra presenza nella regione ci consentirà di creare centinaia di nuovi lavori, a vantaggio sia delle comunità locali sia dei clienti”, ha concluso Varano.