Gli Stati Uniti d’America vogliono riportare l’uomo sulla Luna con il Programma Artemis. L’obiettivo è di arrivarci nel 2024, ma sembra che la NASA sia stata eccessivamente ottimista. Tanto per iniziare, sembra che le tute spaziali che dovranno venire utilizzate durante la missione Artemis III non arriveranno prima del 2025.

A suggerirlo è un documento firmato da Paul K. Martin, Ispettore generale della NASA. Per la precisione, le prime tute xEMU verranno ultimate ad aprile del 2025. Ma anche questa data sarebbe figlia di un discreto ottimismo. Nel frattempo, nel processo di design e produzione, potrebbero andare storte mille cose.

Paul K. Martin non usa mezzi termini: “considerati questi ritardi, un allunaggio entro la fine del 2024 non è fattibile“. La deadline del 2024 – è importante ricordarlo – venne scelta anche sulla base delle pressioni della precedente amministrazione della Casa Bianca. Sia Donald Trump che l’ex VP Mike Pence avevano dimostrato un forte interesse per lo Spazio. Idealmente, concludere un eventuale secondo mandato di Trump con un allunaggio avrebbe consegnato la sua presidenza alla Storia, rappresentando l’apice dello slogan ‘Make America Great Again‘. Le cose, come sappiamo, sono andate diversamente. Eppure la scadenza del 2024 rimane e la NASA non ha ancora ufficialmente parlato di un posticipo.

L’Ufficio dell’Ispettore Generale della NASA indica una serie di concause che avrebbero provocato alcuni importanti ritardi nel processo di produzione delle tute: dai pochi finanziamenti, alla pandemia, passando ovviamente per quelle sfide tecniche che sono inevitabili quando si lavora ad un prodotto altamente innovativo.