Sembra che la Cina stia costruendo qualcosa di simile all’Area 51 degli Stati Uniti d’America, ossia una base militare da usare per i test sui suoi veicoli aerei sperimentali.

Lo scorso settembre – scrive il magazine Popular Mechanics – la Cina ha testato per la prima volta un veicolo spaziale senza pilota riutilizzabile. Il veicolo si inserisce all’interno della stessa categoria del più noto Boeing X-37, spazioplano sperimentale della U.S. Space Force. Il veicolo è rimasto in orbita per due giorni, per poi atterrare in un’area remota della provincia di Xinjiang. La Cina non ha accompagnato il test con annunci trionfali. A dirla tutta, prima del suo atterraggio, il mondo ne ignorava completamente l’esistenza.

Nel frattempo, non è passato inosservato il fatto la stessa base usata per il veicolo sperimentale sia stata oggetto di un enorme lavoro di espansione. Gli edifici si sono moltiplicati nel tempo, con la costruzione di nuovi hangar di grandi dimensioni. La base è dotata di una pista d’atterraggio e decollo a forma di triangolo equilatero.

La base, continua PM, è isolata dal resto della Cina e dista diversi Km da qualsiasi centro abitato. Secondo molti analisti si tratterebbe – appunto – di una versione cinese dell’Area 51, che come è noto è stata il sito di sperimentazione dell’aeronautica per lo sviluppo e la progettazione di diversi veicoli usati per operazioni d’intelligence come l’U-2, l’SR-71 – noto come Blackbird – e il bombardiere B-2.

La Cina, proprio in questi anni, lavora ad un suo equivalente del bombardiere stealth B-2 noto con il nome H-20. La nuova base di Xinjiang potrebbe venire usata per testarlo in volo, lontano da occhi indiscreti.