Intel: le CPU Sapphire Rapids potrebbero avere 20 core
Secondo un tweet pubblicato da BenchLeaks, sembrerebbe che le nuove CPU Sapphire Rapids potrebbero avere 20 core e 40 threads.

Un tweet pubblicato da BenchLeaks rivelerebbe molte informazioni sulle nuove CPU Sapphire Rapids di Intel, processori dedicati a server e computer molto potenti che potrebbero raggiungere ben 20 core, per un totale di 40 threads. I dati sono comparsi nei database di Geekbench, e parlano di test davvero promettenti.
Il tweet, oltre ad offrire il link diretto al benchmark, mostra alcuni dei dati (che però non sappiamo in che ambiente sono stati fatti).
CPU: Genuine Intel $0000%@ (40C 80T [2 CPUs])
Min/Max/Avg: 4628/4706/4693 MHz
CPUID: 806F2 (GenuineIntel)
Scores, vs AMD 5800X
Single: 1340, -81.1%
Multi: 31666, -23.3%
I dati mostrano quindi delle CPU che singolarmente possono arrivare a 20 core e 40 thread, con una cache L3 da 75 MB, una cache L2 da 20 MB e una velocità di clock di base di 1,5 GHz (anche se questa sembra sfalsata da qualche dettaglio della prova stessa). A prescindere, in modalità boost dovrebbero arrivare senza problemi a 4,7 GHz.
Parlando invece dei punteggi ricevuti durante il benchmark uscito su Geekbench, si parlerebbe di 1340 per il Single Core e 31666 per il Multi Core. Questi valori, nel caso venissero confermati, mostrerebbero un prodotto inferiore alla controparte AMD, ovvero il Ryzen 5800X, si parla di -81,1% per il singolo core e -23,3% per il multi, valori che confermano il fatto che potrebbero essere dati provvisori, e che quindi resta la soluzione migliore prendere con le pinze questi numeri.
Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che la produzione di queste CPU Intel Sapphire Rapids è prevista per il secondo trimestre del 2022, allora la validità di questi numeri diventa ancora meno sicura. Ci sarà probabilmente da aspettare ancora un po’ di mesi prima di avere dati reali, così da paragonarli con eventuali competitor.
Intanto l’azienda continua incessantemente a lavorare a novità da introdurre nel mercato, tra cui l’eventuale chipset Intel da 3 nanometri, cosa che la renderebbe la prima a commercializzarlo (assieme ad Apple).