Bitcoin, una mining farm ha distrutto l’ecosistema di un lago glaciale di oltre 12.000 anni
Una mining farm di un'azienda americana è accusata di aver distrutto l'ecosistema di un lago glaciale di oltre 12.000 anni. Succede negli USA.

Una mining farm di Bitcoin è accusata di aver distrutto l’ecosistema di un antico lago glaciale, alzandone le temperature in modo insostenibile. Succede nello Stato di New York, a Dresden, una cittadina che dà sul lago Seneca.
Una centrale elettrica sta riversando decine di milioni di litri d’acqua bollente all’interno di un antico lago – una volta – ghiacciato. La stessa acqua che viene usata per garantire il raffreddamento dell’impianto. Non bastasse, la centrale in questione ha smesso da tempo di fornire energia alle abitazioni e agli uffici delle aree limitrofe, dato che ormai la stragrande maggior parte della sua produzione viene usata per alimentare un enorme mining farm della Atlas.
Del resto, la Atlas ha acquistato la centrale elettrica proprio per poterne disporre a piacere. A febbraio del 2021 la mining farm dell’azienda americana aveva minato circa 1.100 BTC, per un valore complessivo di diverse decine di milioni di dollari. Ma l’obiettivo – specie ora che la concorrenza dei miner cinesi è venuta a meno – è di aumentare il total hashrate, installando migliaia di nuove macchine, con un maggiore consumo di energia elettrica.
La centrale di Seneca ha una potenza massima di 108 MW, di questi ben 85MW verrebbero divorati dalla “miniera di Bitcoin”.
Il lago ora è così caldo che se ti ci immergi sembra di stare in una vasca idromassaggio riscaldata
ha detto alla NBC un residente.


