Rimac, la casa automobilistica Croata fondata nel 2009 da Mate Rimac dentro al suo garage, ha acquistato ufficialmente il 55% delle quote del marchio Bugatti, passando sotto il controllo della joint venture nata insieme a Porsche. Il gruppo Bugatti Rimac verrà comunque gestito sempre da Mate Rimac, ma i due marchi continueranno a lavorare in modo distinto, beneficiando però dell’esperienza e tecnologia raggiunta dalle due aziende.

Rimac ha basato il suo successo, nato soprattutto grazie all’interesse attorno all’idea di auto sportiva che l’azienda croata ha, su poche auto sportive dal costo elevato, dalla potenza decisamente alta e dallo stile particolare. Una delle loro auto è anche comparsa nello show di Amazon Prime Video, The Grand Tour, guidata da Richard Hammond.

La Rimac ha rilasciato quest’anno la sua Nevera, una sportiva dotata di quattro motori capace di generare 2.000 cavalli, con una velocità massima di 412 km/h e un tempo da 0 a 100 km/h di soli 1,85 secondi. Proprio quest’auto è in lizza per diventare la più veloce del mondo, spodestando niente di meno che la Bugatti Chiron.

Mate Rimac ha detto, per l’occasione:

Bugatti e Rimac continueranno come brand separati, mantenendo le loro fabbriche e i loro canali di distribuzione. Bugatti Rimac rappresenta la compagnia che svilupperà in futuro le auto Bugatti e Rimac, unendo le risorse e l’esperienza in ricerca e sviluppo, produzione e altre aree.

È un momento davvero emozionante per la storia breve, ma dagli sviluppi rapidi, di Rimac Automobili. Abbiamo fatto davvero tanto in poco tempo, ma questa nuova sfida è qualcosa di tutt’altro livello. Rimac e Bugatti sono il match perfetto per quanto riguarda ciò che portano al tavolo. In quanto azienda produttrice di auto veloci, giovani e agili, ci siamo posizionati come pionieri nella tecnologia delle auto elettriche.

Per quanto riguarda invece gli uffici, per il momento le cose resteranno tali, mantenendo le basi operative dove sono situate, ma si prospetta per il 2023 un trasferimento in toto di tutto il personale nei nuovi uffici in Croazia, un campus che costerà all’azienda circa 200 milioni di dollari. L’obiettivo per ora è quello di produrre entro questa decade una Bugatti elettrica, mentre comunque continuerà la produzione di auto del brand ibride.