Il 5G è il futuro? Sarà, per il momento in Corea del Sud le prestazioni non sono all’altezza delle aspettative – pompate da una massiccia campagna di marketing dei principali operatori telefonici. Così succede che centinaia di coreani, esasperati e delusi, abbiano deciso di agire per vie legali.

Una class action, firmata da ben 520 clienti, contro i tre principali operatori mobile del paese: SK Telecom, KT e LG UPlus. L’accusa è la seguente: gli operatori fanno pagare a prezzo pieno un servizio che è ancora acerbo e “incompleto”. Insomma, non hanno rispettato quanto promesso dalla campagna di marketing e quanto si erano obbligati legalmente a fare. Ora i clienti vogliono un risarcimento.

Parte delle frustrazioni derivano dall’annosa questione della velocità teorica contro velocità effettiva. Gli operatori avevano promesso una velocità di download teorica di circa 20 volte superiore a quella del 4G LTE. Nella prova dei fatti, le performance del 5G sarebbero “solamente” quattro volte superiori a quella della precedente generazione.

Ma i report più credibili smentiscono la tesi di un 5G non all’altezza. Anzi, la Corea del Sud sembra essere uno dei paesi con i risultati più solidi. Nelle quattro metropoli prese in esame, la mediana della velocità di download si assesta sui 430Mbps, mediana che sale a 664 Mpbs nel caso di LG UPlus. A Seul le reti 5G raggiungono già il 95,2% dei residenti.

Certo, nelle città medio-piccole la storia potrebbe essere molto diversa – e diventerebbe allora comprensibile la frustrazione di parte dei clienti.

Come se la cava l’Italia nella corsa alle reti 5G? Non troppo bene: