La Pixar ha da sempre cercato di trasmettere un certo senso della meraviglia, e, del resto, i primi professionisti del settore a ruotare attorno a questa casa di produzione sono stati George Lucas e Steve Jobs, due menti geniali da sempre alla ricerca di meraviglia. Quello che viene trasmesso dal nuovo film Pixar, e con la nostra recensione di Luca (disponibile dal 18 giugno su Disney+) partiamo proprio da questo, è ancora una volta un profondo senso di meraviglia, e, soprattutto di umanità, ed è su questi elementi che ruoterà la nostra recensione.
Luca è un film che mette al centro dell’attenzione la gioia di essere e sentirsi umani, dell’essere dotati di tutte quelle caratteristiche che ci appartengono in quanto uomini, e di tutto ciò che di positivo appartiene alla nostra cultura. Ma l’attenzione si sofferma anche su ciò che di negativo ci appartiene in quanto uomini.
Luca: un amore terreno
La storia di Luca Paguro, mostro marino pre-adolescente, del suo amico Alberto, e del rapporto che coltiveranno con l’umana Giulia, porta ad un classico, e, sempre efficace, confronto sulla questione del tema delle diversità.
Nel paese di Portorosso, nel Mar Ligure, l’ostilità e la paura nei confronti dei mostri marini è tanta, e, del resto, anche gli stessi mostri marini sembrano disprezzare gli uomini, cercando d’instillare nei più piccoli della loro specie la paura e l’ostilità nei confronti del mondo al di fuori dell’acqua.
Luca inizia il suo avvicinamento alla terra ferma con un timore che viene a mano a mano superato dalla curiosità, e successivamente dalla passione per tutto ciò che abita l’esterno. In questo senso Alberto diventa una sorta di Lucignolo, mentre Luca è il Pinocchio che si avventura nel paese dei balocchi, quella Portorosso ricca di vita e scoperte.
E, forse, così come abbiamo cercato di sottolineare fin dall’inizio della recensione di Luca, Luca potrebbe esprimere il significato stesso della Pixar, una casa di produzione che vuole trasmettere da sempre passione e senso della meraviglia. E non c’è personaggio migliore di Luca sotto questo punto di vista: dal semplice gelato, fino ad arrivare alla mitica Vespa, ogni oggetto ed elemento che appartiene alla terra ferma sembra appassionare questo giovanissimo mostro marino, che non vuole fare altro che godere delle bellezze di un mondo sconosciuto.
Ogni oggetto ed elemento che appartiene alla terra ferma, dal gelato alla Vespa, sembra appassionare Luca, che non vuole fare altro che godere delle bellezze di un mondo sconosciuto.
Luca, grazie a Giulia, resta sempre più meravigliato di ciò che gli uomini e la conoscenza umana hanno da offrire (come la spiegazione di ciò che sta al di sopra di noi: dal cielo, alle stelle, fino alla conoscenza dell’Universo). In un’epoca riempita dalle teorie dei negazionisti pronti a confutare qualsiasi dogma scientifico, un personaggio come Luca è il migliore spot per un qualcosa di così prezioso e sottovalutato: la curiosità.
L’arrivo di Luca e Alberto a Portorosso, la conoscenza di Giulia, ed il desiderio di competere alla gara annuale per la vittoria della mitica Vespa, sono gli elementi che creano la base narrativa della trama del film. Ma tutto ciò ha alla base un unico grande tema che viene esplorato ed approfondito in gran parte delle scene: la bellezza dell’essere umani.
Luca: quando la Pixar ricorda lo studio Ghibli
La regia di Enrico Casarosa propone un film semplice, lineare, e che, proprio nella sua semplicità, riesce ad essere efficace. Le animazioni di Luca sono quelle classiche della computer grafica della Pixar, ma hanno un tocco in più nelle scene puramente naturalistiche, per un qualcosa capace di creare una sorta di affinità spirituale e visiva che sembra avvicinarsi allo Studio Ghibli.
Ovviamente parliamo di case di produzione che seguono principi tecnici completamente diversi, ma molto vicine nel desiderio di suscitare meraviglia, e di dimostrare passione per ciò che è umano e terreno. Luca, così come abbiamo già ribadito in questa recensione, cerca di creare un profondo legame con la natura, con ciò che di più bello ci può essere nell’essenza umana, riconciliando con tutto quello che è semplice.
Anche un piatto di spaghetti, o il gusto di un gelato, visto con gli occhi di Luca, o di Alberto, possono diventare una grande scoperta, ed un film del genere non può far altro che infondere nuovamente il piacere di riscoprire certe piccole gioie dell’essere umani.
Luca crea una sorta di affinità spirituale e visiva con lo studio Ghibli. Ovviamente parliamo di case di produzione che seguono principi tecnici completamente diversi, ma che sono molto vicine nel desiderio di suscitare meraviglia, e di dimostrare passione per ciò che è umano e terreno.
Ovviamente nel film non manca il cattivo di turno, che in questo caso è Ercole Visconti, un giovane, pluricampione della Portorosso Cup, che fa del suo essere prevaricatore e bullo le cifre della sua personalità.
Il bello di Luca sarà anche vedere come un intero paese si adatterà e reagirà, a mano a mano, alla sua tradizionale avversità nei confronti dei mostri marini. In questo caso il messaggio chiaro si riferisce alla questione migranti, e, forse, non a caso il film è stato ambientato in Italia, la nazione europea con il maggior numero di sbarchi in assoluto.
Luca non è tra i migliori film della Pixar, ma questo anche perché non ha intenzione di esserlo. Possiamo considerare questa opera animata come una sorta di piccola produzione che cerca di trasmettere tanto offrendo l’essenziale, perché è proprio l’amore e la passione per tutto ciò che è essenziale ad essere messo al centro del film.
Chiudiamo questa recensione di Luca esaltando ancora una volta lo spirito della Pixar, capace di trattare temi esistenzialisti ed indefiniti, ma anche questioni più che terrene e tangibili. Dopo un capolavoro come Soul la casa di produzione californiana ha voluto riportare tutti sulla terra, ed anche sott’acqua, con un film essenziale ma efficace.
Luca è tutto ciò che un bambino possa ricercare in un film d’animazione, come quelle opere Disney del passato, che cercavano di raccontare una storia semplice ma efficace. E, allo stesso tempo, Luca è anche tutto ciò che un adulto possa desiderare: un intrattenimento di qualità, tanti sottotesti, la giusta dose di umorismo, e quel senso di meraviglia che la Pixar riesce sempre a trasmettere.
Per questo motivo Luca è un film più che consigliato, e che tutto gli abbonati a Disney+ dovrebbero godersi nel momento in cui sono alla ricerca di un po’ di svago ed emozione.
Così come sottolineato nella recensione, Luca è un film d'animazione che riconcilia con dei valori essenziali, e con le passioni più semplici dell'essere umano. Un'opera condita dal solito efficace umorismo, e con dei personaggi funzionali, in grado di trasmettere la giusta empatia e la condivisione di certi valori.
- Un film che trasmette senso della meraviglia per cose semplici.
- Animazione di altissima qualità ed il solito efficace umorismo.
- Personaggi capaci d'infondere empatia.
- Una storia essenziale, forse poco adatta per chi cerca un film Pixar più impegnativo a livello tematico.