Electronic Arts vittima degli hacker, i criminali mettono le mani su oltre 780 GB di dati riservati dell’azienda, inclusi i codice sorgente di alcuni videogiochi di punta del publisher, come FIFA 21 e quello del motore grafico 3D Frostbite.
A differenza di quanto avvenuto in alcuni casi precedenti, sembra che gli hacker abbiano saltato le trattative con l’azienda, preferendo passare direttamente all’incasso sul mercato nero. Secondo il portale Gizmodo, i criminali avrebbero messo in vendita l’intero archivio da 780GB su diversi forum del cosiddetto dark web.
La stampa specializzata americana ha riservato ampia copertura all’incidente e non manca chi – come la rivista Motherboard di VICE Media – segnala la possibilità che l’enorme mole di dati e informazioni che sono state sottratte possa portare ad un’epidemia di hacking ed exploit all’interno dei principali giochi di EA, dato che non mancano nemmeno i codici sorgente del sistema di matchmaking usato da alcuni giochi, oltre che moltissimi tool di sviluppo.
Per il momento EA rassicura il pubblico: “non sono stati toccati i dati degli utenti”, fa sapere l’azienda. Anche se, prima di tirare un sospiro di sollievo, sarebbe prudente aspettare una verifica da parte di ricercatori informatici indipendenti.
A febbraio un gruppo di hacker aveva colpito CD Projekt Red con un attacco ransomware. Il publisher polacco si era rifiutato di pagare il riscatto pluri-milionario, motivo per cui – ciclicamente – da diverse settimane stanno uscendo diverse informazioni ‘riservate’ sul travagliato sviluppo di Cyberpunk 2077 – dato che il suo codice sorgente faceva parte del bottino degli hacker.
Per il momento l’archivio privato di EA continua ad essere in vendita, ma gli hacker non sono interessati ad un acquirente qualsiasi. «Solo proposte da persone serie e con chiara reputazione, gli altri verranno ignorati», si legge nell’annuncio.