Apple accelera gli sforzi sul fronte dell’automotive. L’azienda avrebbe iniziato alcune trattative preliminari per individuare i fornitori delle batterie della futura Apple Car, l’auto elettrica della mela morsicata.
Rumor dopo rumor, sembra sempre più evidente che la Apple Car – nome interno Project Titan – sia sempre meno un’iniziativa destinata a rimanere nel cassetto e sempre di più un qualcosa di concreto che presto o tardi potrebbe sfrecciare sulle strade di tutto il mondo. Eh sì che fino a pochi anni fa gli indizi portavano a pensare esattamente il contrario.
Apple – segnala l’agenzia Reuters – avrebbe aperto un dialogo con le aziende cinesi CATL e BYD. Se sull’esistenza delle trattative non abbiamo grossi dubbi, molto più incerto è il loro destino: «l’oggetto della discussione potrebbe mutare rapidamente e non è chiaro se un accordo con CATL o BYD verrà mai raggiunto», fanno sapere alcune fonti molto vicine ad Apple.
Tanto per iniziare, Apple vorrebbe assicurarsi che almeno uno degli stabilimenti di produzione delle batterie sia negli Stati Uniti d’America, un ostacolo che potrebbe rendere impraticabile – o scarsamente sensata – l’operazione per le due aziende cinesi. CATL, ad esempio, è sempre stata riluttante all’idea di aprire un centro di produzione in Nord America e avrebbe già risposto picche a diverse importanti case automobilistiche. Considerato lo stato – teso ed erratico – dei rapporti tra Pechino e Washington D.C., le ragioni dietro a tanta reticenza non sono difficili da immaginare.
Un report dello scorso gennaio, ad opera del media outlet Bloomberg, indicava che la fase di sviluppo della Apple Car sarebbe ancora in una fase estremamente acerba, sostenendo che prima di un debutto – verosimilmente – sarebbero dovuti passare come minimo altri cinque anni.
La Apple Car non fa paura a nessuno, ma è davvero così?: