La Grecia si accoda alla Gran Bretagna e presenta al pubblico la sua personale versione della certificazione verde digitale, ovvero di quel carteggio che andrà ad attestare l’avvenuta vaccinazione dei singoli turisti, così da creare una “corsia veloce per viaggiare”.

Si tratta, in altri termini, della versione rivista e corretta di quelli che tempo fa erano chiamati “passaporti vaccinali”, tuttavia la funzione fondamentale del documento rimane intatta: facilitare i canali turistici per tenere vive e attive le strutture vacanziere.

Questo è un progetto particolarmente importante per la Grecia e per il turismo nazionale, ma penso sia importante per ogni singolo Stato perché ciò che vogliamo fare è il restaurare la libertà di movimento. Essenzialmente, [il documento] include tutte le informazioni di cui uno Stato Membro potrebbe aver bisogno per accogliere un viaggiatore senza imporre restrizioni aggiuntive: la prova della vaccinazione, una prova di un test PCR o antigenico negativo o la prova di una malattia [passata],

ha dichiarato Kyriakos Mitsotakis, Primo Ministro della Grecia nel presentare la certificazione verde al mondo.

Il sistema potrà essere formalizzato in formato digitale o direttamente stampato su carta e rappresenterà un codice QR che potrà essere agilmente scansionato dai doganieri. Il modulo greco, fa sapere il Governo, è stato studiato per essere interoperabile con quello in via di sviluppo in Germania e in Islanda, ovvero quelle nazioni che si stanno muovendo per prime e, pertanto, che stanno anche dettando le basi dell’intero sistema.

Un prototipo della certificazione digitale è stato recentemente lanciato anche dal Regno Unito, tuttavia non è ancora chiaro se i britannici struttureranno il proprio format in modo che sia pienamente compatibile con quello dell’Unione Europea.

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