Elon Musk non ha mai nascosto la sua esasperazione per l’eccesso di dirigismo e burocrazia dell’Europa. I lavori per la Gigafactory di Berlino non decollano e l’imprenditore si è scagliato ancora una volta contro la Babele di norme e organi di controllo locali.

I piani originari prevedevano che la fabbrica sarebbe entrata a regime già a giugno del 2021. A giugno mancano due settimane e la meta è ancora lontana. Solo due settimane fa era emersa la notizia di un possibile ritardo di ben sei mesi, con l’inaugurazione che potrebbe avvenire non prima di gennaio del 2022.

Elon Musk nella giornata di ieri ha visitato i cantieri per un sopralluogo e ai giornalisti ha detto:

È difficile predire con precisione [quando la fabbrica diverrà operativa], si può iniziare la produzione delle vetture solo quando tutti i componenti sono qua. Io credo che saremo in grado di iniziare la produzione verso la fine dell’anno.

Poi la stoccata in punta di fioretto contro la burocrazia della Germania:

Credo che dovrebbe esserci meno burocrazia, sarebbe meglio. Dovrebbe esserci un processo attivo per rimuovere le regole. Altrimenti, nel corso del tempo, regole diverse andranno a sovrapporsi e avrai sempre più norme diverse, finché alla fine non potrai più fare nulla.