Auto ad idrogeno, i ricercatori ci mettono in guardia: “troppi problemi, non sono il futuro”

Un nuovo editoriale pubblicato su Nature Climate Change e riportato da Jalopnik ci mette in guardia dall’hype per le auto ad idrogeno. “Ci sono troppe incognite e troppi problemi insormontabili”, dicono i ricercatori.

Stiamo disperatamente cercando un modo per rendere le nostre auto meno inquinanti, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili. L’industria automobilistica sembra già essere andata all-in sulle auto elettriche, ma in questi anni una voce sempre meno tenute ha cercato di spostare l’attenzione sulle auto ad idrogeno, definendole più promettenti.

Solamente di recente abbiamo visto come Toyota per la sua città del futuro, Woven City, ha scelto di stringere una partnership con ENEOS per un’alimentazione a pile di combustibile ad idrogeno.

I combustibili basati sull’idrogeno oggi sono decisamente costosi rispetto ad altre soluzioni. Certo, per le regole dell’economia di scala è plausibile che un aumento della domanda potrebbe portare ad una riduzione dei prezzi per il consumatore finale. Ma i problemi sono altri: non abbiamo un’infrastruttura per la distribuzione di idrogeno su vasta scala, crearlo avrebbe un costo proibitivo decisamente superiore a quello richiesto per alimentare gli EV.

A questo si aggiunge un difetto intrinseco nell’idrogeno: avrà sempre uno dei livelli di efficienza energetica più bassi rispetto alle altre soluzioni percorribili. In parole povere, sintetizzano i ricercatori, a parità di unità di volume si ottiene meno energia. A questo si aggiungono i costi per trattarlo in modo da poter essere usato facilmente per rifornire il veicolo, ossia «le sfide e l’alto costo» per il processo di liquefazione.

Da qui il monito: ricorrere all’idrogeno pone il rischio che le difficoltà e il costo di approvvigionamento ad esso associati finiscano per creare la tentazione di rimanere dipendenti dai carburanti tradizionali, imponendo una marcia indietro del settore automotive.

L’idrogeno, specificano i ricercatori, può giocare un ruolo chiave in altri settori: aviazione su lunghe distanze, produzione dell’acciaio e uso nella produzione dei prodotti chimici. (Immagine in apertura via Jalopnik).