Questa settimana Mark Zuckerberg ha mostrato al mondo le sue due capre. Si chiamano Max e Bitcoin, rispettivamente come sua figlia e la criptovaluta. Tendenzialmente chiamare una capra come la propria figlia non è normalissimo, ma a chi glielo fa notare il CEO di Facebook risponde che è stata la bambina a voler a tutti i costi quel nome. Il che ha più senso.
A differenza di altri guru del tech, Zuckerberg non si è espresso più di tanto sui Bitcoin. Sembrava che il social network stesse per seguire l’esempio di Tesla investendo parte della sua liquidità nella criptovaluta, ma alla fine si è trattato di un rumor infondato. Facebook aveva promosso la creazione di una nuova criptovaluta chiamata originariamente Libra – e poi diventata Diem. Il progetto è stato bruscamente arrestato dalla reazione ostile della politica mondiale e ora sembra in alto mare.
Tornando alle due capre: probabilmente faranno una fine orribile, stando ad un vecchio racconto di Jack Dorsey. Nel 2019 il CEO di Twitter raccontò a Rolling Stone di essere stato invitato a cena da Zuckerberg. La portata principale? Una capra uccisa personalmente dal fondatore di Facebook. All’epoca si era preso l’impegno di non mangiare più carne, almeno che non avesse ucciso personalmente quell’animale, una sorta di voto per costringersi a mangiare proteine animali il meno possibile e – se proprio deve farlo – prendersi la responsabilità di questa scelta.
My goats: Max and Bitcoin.
Posted by Mark Zuckerberg on Monday, May 10, 2021
Zuckerberg aveva ucciso la capra usando una stun gun, per poi farla preparare da un macellaio. Non sappiamo se questa sarà anche la fine che faranno Max e Bitcoin. Ci piace pensare che Zuckerberg si sia affezionato così tanto a questi due animali da voler garantire loro una vita lunga e prospera. Speriamo di non peccare di troppo ottimismo.