Il DLC “Leviathan” del videogame Europa Universalis IV (EU4) non è piaciuto ai fan, ai critici o a chiunque altro e a Paradox non resta che ammettere l’ovvio, ovvero che il prodotto non fosse finito, fosse pieno di bug e che non sarebbe dovuto essere commercializzato.

Il capitolo non è solamente afflitto da glitch e imperfezioni, mancano proprio intere sezioni di programmazione, con diversi elementi del sistema che erano caratterizzati ancora dalle nomenclature di riempitivo che vengono solitamente adoperate esclusivamente nei dietro alle quinte, in fase di sviluppo.

Ne è risultata una stroncatura completa che sa di ribellione di massa, con il prodotto che è stato “lapidato” da recensioni negative su Steam e che si è viziosamente guadagnato una pagina Reddit dedicata a raccogliere una lunghissima lista dei suoi difetti.

Johan Andersson, game director e studio manager di Paradox Tinto, ha sentito quindi la necessità di rispondere ai fan, accollandosi la responsabilità di aver pubblicato anzitempo un prodotto che è più bug che videogame.

Come studio manager e game director, alla fine, quanto è accaduto è mia responsabilità, quindi devo scusarmene. È tutta colpa mia.

Avrei dovuto posticipare l’inizio dello sviluppo di Leviathan fintanto non avessimo trovato le risorse che erano necessarie […] Avremmo dovuto annunciare una pausa nello sviluppo di EU4 dopo la pubblicazione di “Emperor”, aspettando di avere il team pronto per a progettare e lavorare all’inizio del 2021,

ha scritto l’uomo sul forum dell’azienda.

Ora il team lavorerà sul sistemare i buchi rimasti all’interno di Leviathan, intensificando numero e frequenza delle patch previste per i prossimi mesi.

 

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