Bill Nelson è subentrato al comando della NASA solamente da una settimana, ma ha ben chiare le sue priorità: raccattare fondi per l’agenzia aerospaziale statunitense. Nelson, che è stato astronauta e, soprattutto, politico, vuole infatti impostare la sua direzione su un approccio decisamente più pragmatico e aggressivo di quello accademico preferito da molteplici suoi predecessori.

Il nuovo Amministratore non si è ancora sbilanciato troppo sulla spinosissima questione degli appalti governativi per le spedizioni spaziali, tuttavia non manca di sottolineare come un tale dilemma sia causato da una gravosa carenza di disponibilità economiche.

La sua affermazione non è priva di fondamento, almeno se analizzata nella prospettiva della NASA: il braccio governativo aveva chiesto 3 miliardi di dollari di fondi con cui finanziare il lunar lander, tuttavia ha ottenuto solamente 850 milioni.

Ne è venuto fuori che l’agenzia non è riuscita a sostenere le spese che si era preventivata e, al posto di finanziare i progetti di due aziende per stimolarne la competitività, la NASA ha finito con il favorire il contendente che ha fatto l’offerta più interessante, ovvero SpaceX.

Quello che dobbiamo fare è cercare di convincere il Congresso a farsi avanti con i fondi, così che si possa stimolare una competizione vigorosa su tutti gli altri voli. Si ottiene molto di più, se ti metti nelle condizioni di avere una competizione vigorosa. Quindi ho del lavoro da fare, in quel senso,

ha dichiarato Nelson al The Washington Post.

 

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