La Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security, Regolith Explorer, meglio nota come OSIRIS-REx, ha terminato di raccogliere i campioni dell’asteroide Bennu e ha acceso i suoi propulsori per ritornare nell’orbita terrestre. Le tocca ora un lungo viaggio, un viaggio che durerà circa due anni e mezzo.

La sonda dovrebbe quindi raggiungerci nel settembre del 2023, lanciare sulla Terra le provette che ha raccolto, quindi scomparire nello spazio profondo, muovendosi verso l’orbita di Venere.

Oltre ad aver collezionato dei minerali dalla superficie dell’asteroide, OSIRIS-REx ha passato gli ultimi anni anche a procurarsi documentazione fotografica di Bennu, cosa che già di per sé è riuscita a scatenare la soddisfazione della branca aerospaziale dell’esercito statunitense.

I molti raggiungimenti di OSIRIS-REx dimostrano le strade audaci e innovative attraverso le quali l’esplorazione si svolge in tempo reale. Il team ha accettato la sfida e ora abbiamo un pezzo primordiale del nostro sistema solare che sta ritornando indietro sul pianeta Terra, pianeta sul quale molte generazioni di ricercatori possono rivelare i suoi segreti,

ha dichiarato Thomas Zurbuchen, amministratore associato scientifico del quartier generale della NASA.

 

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