Stando alle parole del suo CEO, Elon Musk, l’azienda spaziale SpaceX starebbe seriamente prendendo in considerazione di sottoporre la Starship SN15 a un ulteriore decollo di prova, cosa che potrebbe in ritorno garantire preziosissimi dati sulla riutilizzabilità della navicella spaziale.
L’approccio empirico di SpaceX ai test ha fatto sì che quattro esemplari di navicella esplodessero in maniera cinematografica prima che, settimana scorsa, un quinto riuscisse finalmente a staccarsi dal suolo e a riatterrare senza registrare danni ingenti.
L’SN15, prototipo di 50 metri d’altezza, è decollato dalla Starbase texana e si è librato in aria per circa 10 chilometri, quindi ha fatto manovra per poggiare “dolcemente” sulla piattaforma di partenza. Un successo storico per l’azienda, ma un successo che Musk considera solamente uno step intermedio per una scalata che deve procedere rapidamente e senza sosta.
Con un tweet, il miliardario ha quindi annunciato che SpaceX “potrebbe decidere di far presto rivolare SN15”. Nessun margine di ambiguità. La ditta cerca d’altronde di creare propulsori e mezzi di trasporto interplanetari che possano essere riutilizzati molteplici volte, cosa che non ha precedenti storici e che certamente richiede nutrite dosi di test.
Ora non resta che da capire se questo esemplare di Starship sia destinato a seguire il pirotecnico percorso tracciato dei suoi predecessori o se i risultati che ha registrato finiranno con l’essere nuovamente replicati. Sicuramente un secondo volo sarebbe utile a trarre un punto sulla faccenda, sia che abbia successo, sia che si concluda con una deflagrazione.
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