L’Instagram pensato appositamente ber i bambini under-13 è ancora in fase progettuale, ma i politici statunitensi chiedono a Facebook di anticipare con precisione cos’abbia intenzione di fare o, meglio ancora, di lasciare del tutto perdere la faccenda. La loro posizione viene ultimamente reiterata da una lettera da 44 dei 93 procuratori statunitensi, lettera in cui si suggerisce alla Big Tech di non andare a lucrare sul pubblico infantile.

Sembra che Facebook non stia tanto rispondendo a un bisogno, ma che ne stia piuttosto creando uno, visto che la piattaforma vuole coinvolgere perlopiù bambini che, altrimenti, non hanno o non avrebbero un profilo Instagram. […] I procuratori esortano Facebook ad abbandonare i piani di lancio di questa nuova piattaforma,

recita la missiva.

Il carteggio non ha alcun valore legale, tuttavia è un richiamo chiaro con cui i legislatori vogliono far capire alla potente Big Tech che, in caso di mancata collaborazione, sarebbero pronti a invocare la Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), la legge statunitense che protegge i dati dei minori.

Dal canto suo, Facebook ha risposto con una metaforica pernacchia, ribadendo di non avere alcuna intenzione di cambiare rotta.

Abbiamo appena iniziato a esplorare una versione di Instagram per bambini. Siamo d’accordo col fatto che l’esperienza che stiamo sviluppando debba concedere priorità alla loro sicurezza e alla loro privacy e ci consulteremo con esperti nello sviluppo infantile, di sicurezza dei bambini e di salute mentale, nonché ci appoggeremo ai tutori della privacy per garantire ciò.

Speriamo anche di poter lavorare con i legislatori e gli enti normativi, compresi i procuratori. In aggiunta, ci impegniamo oggi a non mostrare inserzioni in qualsiasi esperienza di Instagram che potremmo sviluppare per persone al di sotto dei 13 anni di età,

ha riferito l’azienda, senza però fare cenno ai quesiti rimasti aperti.

 

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