Lo scontro tra Epic Games e Apple ha tirato in ballo praticamente l’intera industria del videogioco, con il risultato che man mano che le sedute di tribunale procedono, emergono progressivamente anche un sacco di dietro le quinte che le aziende coinvolte non avevano mai pianificato di condividere con il pubblico. Tra queste, una nota di colore: Microsoft ha ammesso di non aver mai ricavato un soldo dalla vendita delle Xbox.

La rivelazione non ha fatto altro che rendere pubblico uno dei più celebri e noti segreti di pulcinella: gli hardware dedicati all’intrattenimento digitale vengono venduti sottoprezzo, poiché il vero margine di guadagno proviene in un secondo momento da servizi e titoli di gioco.

PlayStation lo aveva già palesato tempo addietro, ma l’Xbox non aveva mai approfondito i suoi dati di vendita sotto questa particolare luce. L’udienza, tuttavia, non lascia alcun margine interpretativo. “Microsoft ha mai ricavato un profitto dalla vendita di una console Xbox?”, ha domandato l’avvocato, “no”, ha dichiarato lapidariamente Lori Wright, Vice Presidente Microsoft del business development dell’Xbox.

Wright stesso ha ammesso che Microsoft preservi i piedi ben piantati nel campo dei videogiochi proprio per gli introiti che ottiene dalla vendita dei software, per non parlare poi delle iscrizioni. Tra Xbox Live e Game Pass, la Big Tech è riuscita a garantirsi un interessante flusso economico, tuttavia resta immutato il fatto che l’alto costo delle GPU fiacchi inesorabilmente la redditività dell’hardware, il quale è inesorabilmente “svenduto” al pubblico.

Una dimostrazione eclatante di una simile situazione l’abbiamo vista più di dieci anni fa, quando l’esercito USA si era accaparrato 1.760 PS3 per allestire un super-computer, con il risultato che ha risparmiato rispetto a quanto gli sarebbe costato acquistare le componenti sfuse.

 

Potrebbe anche interessarti: