Il Governo Draghi fa marcia indietro sulla cosiddetta rete unica, il progetto per unificare l’infrastruttura di rete italiana sotto un’unica società controllata da TIM. L’iniziativa era stata fortemente caldeggiata dal Governo Conte.
Ora, secondo un’anteprima dell’agenzia Bloomberg, l’iniziativa sarebbe stata definitivamente cestinata dall’attuale esecutivo. Il piano prevedeva di creare una nuova società, la AccessCo, che avrebbe di fatto ottenuto il controllo delle reti a banda ultralarga di TIM e di Open Fiber. TIM avrebbe avuto il controllo della società.
Dal Governo per il momento tutto tace. Bloomberg cita fonti interne all’esecutivo che darebbero il progetto per definitivamente morto. Il cambio di priorità, notava nella giornata di ieri La Repubblica, poteva comunque essere intuito da un piccolo, ma importante, dettaglio presente nei documenti inviati alla Commissione Europea per il Recovery Fund: il report dell’Italia menziona sempre le reti a banda larga al plurale, mentre non si leggono menzioni ad un progetto di unificazione dell’infrastruttura in fibra ottica.
Il Governo Draghi è intenzionato ad uccidere qualsiasi progetto che rischi di compromettere un ventennio di liberalizzazione e che consentirebbe, peraltro, a Telecom Italia di uccidere un diretto concorrente, per quanto controllato dallo Stato
avrebbe detto a Bloomberg una fonte che ha chiesto di rimanere anonima.