Chi compra ancora dischi nel 2021? I fan irriducibili e i collezionisti, a quanto pare. Così, tra spinta degli audiofili e transizione da oggetto di fruizione a feticcio da collezione, non stupisce che i dischi in vinile negli ultimi anni abbiano divorato importanti quote di mercato, finendo per sorpassare i CD.

Succede anche in Italia, come ha comunicato in queste ore la FIMI, ossia la Federazione dell’Industria musicale italiana. Non succedeva dal 1991. La Fimi ha comunicato questo insolito sorpasso sulla base di un report sui gusti dei consumatori realizzato dalla prestigiosa azienda di consulenza Deloitte.

Nei primi tre mesi del 2021 le vendite di vinili sono crescite a tripla cifra. Ben +121% su base annua. Nello stesso tempo i CD hanno subito un leggero calo, con le vendite che sono scese del 6% sempre su base annua.

La FIMI spiega che il mercato dello streaming musicale ormai fornisce l’80% dei ricavi dell’industria della musica. In questo contesto, i vinili oggi rappresentano l’11% di tutte le vendite di musica in Italia.

Le principali piattaforme per l’ascolto di musica in streaming hanno recentemente rivelato quanto pagano gli artisti per ogni singola riproduzione. Spoiler: Apple Music paga un po’ più di Spotify. Ne abbiamo parlato qui: