Secondo l’ex commissario per la tutela dei minori del Regno Unito, Anne Longfield, TikTok non rispetterebbe le norme sul trattamento dei dati dei bambini. L’accusa è la seguente: la popolare app di ByteDance raccoglierebbe un’enorme quantità di dati dei minori – posizione, numero di telefono e informazioni biometriche – senza avvisarli adeguatamente e violando le norme.

La Longfield ha presentato una class action in rappresentanza di milioni di famiglie britanniche ed europee. Se un tribunale accogliesse la sua tesi, ogni utente minorenne potrebbe ricevere un indennizzo di migliaia di sterline. La class action è affidata allo studio legale Scott and Scott. Uno degli avvocati partner dello studio ha dichiarato di ritenere che TikTok raccolga i dati dei suoi utenti violando le leggi britanniche dell’Unione Europea.

TikTok, scrive la BBC, nel Regno Unito è utilizzato anche da un’importante numero di preadolescenti. Secondo uno studio di Ofcom circa il 44% dei bambini con un’età compresa tra gli 8 e i 12 anni userebbe l’app abitualmente. TikTok richiede che gli utenti abbiano un’età di almeno 13 anni per iscriversi al servizio.

TikTok respinge le accuse. ByteDance ha definito la tesi infondata e ha annunciato che intende difendersi in tribunale, senza passare per mediazioni.

TikTok è un social media estremamente popolare ed ha aiutato migliaia di bambini a rimanere in contatto con i loro amici in tempi incredibilmente difficili. Eppure, dietro ai balletti, al divertimento e alle risate nasconde qualcosa di davvero molto sinistro

ha detto Anne Longfield

Pronta la risposta dell’azienda cinese:

La privacy e la sicurezza dei suoi utenti sono la più importante priorità di TikTok, abbiamo policy estremamente efficaci sui processi e le tecnologie usate per proteggere gli utenti, specie gli adolescenti. Riteniamo che le accuse siano prive di alcun merito.