Continuano a emergere incongruenze riguardanti al caso dell’insolito incidente che ha ucciso i passeggeri di una Tesla fuori controllo. I pompieri intervenuti sulla scena hanno infatti smentito la narrazione dei reporter che si sono occupati di coprire la notizia, negando di aver avuto particolari problemi nel tenere a bada le scintille scatenate dalla batteria della vettura.
Lo scontro, avvenuto in Texas, è stato inquadrato dai telegiornali locali con dei toni catastrofici, quasi apocalittici: con nessuno alla guida, il mezzo sarebbe stato governato dall’autopilota fino a lanciarsi contro il tronco di un albero, quindi sarebbe divampato un incendio che ha richiesto ore prima di essere domato.
Il capo dei pompieri Palmer Buck ha dichiarato che, sebbene sia assolutamente vero che i suoi uomini siano rimasti sul posto per parecchio tempo, questo non sia dovuto alle sedicenti complessità del caso, ma al contesto dell’intervento.
Avendo lo scontro mietuto delle vittime, i vigili del fuoco hanno dovuto ricorrere a un approccio tutto sommato moderato, ovvero hanno evitato il più possibile di danneggiare eventuali prove utili agli investigatori. Al posto di poter spegnere le fiamme con decisione, i pompieri si sono trovati a mettere in sicurezza la zona e a raffreddare i rottami con interventi mirati, cosa che ha portato via diverse ore.
Persino le sedicenti insidie della gestione della batteria a marca Tesla sembrano altamente esagerate, nonostante Buck sia stato pronto ad ammettere che il frame di acciaio degli apparecchi in questione tenda a rendere più ostica la gestione di un eventuale incidente. Nel frattempo, l’azienda produttrice del mezzo nega il fatto che al momento dello scontro il veicolo fosse controllato dall'”autoguida”.
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