Il Dogecoin è sempre meno un brutto scherzo e sempre di più un asset da prendere seriamente? Neanche per idea, rimane una criptovaluta con praticamente zero utilità, nata per ragioni a loro modo lodevoli ma comunque effimere e, soprattutto, priva di scarsità: se ne possono creare all’infinito senza alcun limite massimo nel tempo. Un po’ come il bolívar venezuelano.

Eppure in questi tempi folli succede che il mercato delle criptovalute sia in forte calo – con la più classica delle correzioni a ribasso dopo l’ennesimo picco record -, con un’unica eccezione: proprio i dogecoin, che resistono a 0,4$ per unità. Un bel +19.000% su base annua, nulla di che.

Succede anche che un importante eCommerce americano, ossia Newegg, abbia deciso di accettare ufficialmente i pagamenti in Dogecoin. Newegg non è esattamente l’ultimo arrivato, ma è un sito relativamente di grosse dimensioni interamente dedicato alla vendita di componentistica e accessori per il computer.

Ovviamente in passato altri siti avevano deciso di accettare la valuta-meme come metodo di pagamento, ma si è sempre trattato di siti minori o di esperimenti limitati nel tempo.

Newegg nel 2014 è stato il primo grosso retailer online ad aver accettato i Bitcoin come metodo di pagamento. Non è esattamente nuovo in esperimenti di questo tipo. All’epoca i bitcoin erano derisi e considerati alla stregua di una barzelletta, in modo non dissimile ai dogecoin oggi. Forse ci sfugge qualcosa. Forse aveva ragione Elon Musk quando aveva detto che, essendo il destino particolarmente cinico e beffardo, un domani i dogecoin potrebbero diventare la valuta di riferimento dell’economia mondiale. Oppure no.

Nel frattempo, i fan della criptovaluta ora chiedono a gran voce che il 20 aprile, ossia oggi, sia riconosciuto ufficialmente a livello globale come Dogecoin Day. Che dire… buon Doge Day a tutti ¯\_(ツ)_/¯