Roblox è un gioco multiplayer online deliberatamente pensato per un pubblico di minori, tuttavia molti genitori hanno segnalato – non senza una certa preoccupazione – che diversi server ospitino mondi di gioco pregni di contenuti per adulti o, comunque, occhieggianti a tematiche inadatte al bacino di riferimento del titolo. L’azienda ha annunciato che cercherà di semplificare i meccanismi di controllo parentale e di consolidare dei sistemi di votazione dei livelli creati dagli utenti.

Quando si ha una base quotidiana di 32.6 milioni di giocatori attivi, metà dei quali di età inferiore ai tredici anni, è innegabilmente difficile supervisionare e moderare ogni contenuto che viene riversato nel sistema, soprattutto se il proprio business model si orienta interamente sull’estrema personalizzazione dei livelli di gioco.

Non è quindi insolito che interi mondi siano strutturati su contenuti a cui i genitori non vorrebbero far accedere i propri figli: foto erotiche, simulazione di atti sessuali, canzoni rap dai toni razzisti e molto altro. L’insidia non è tanto rappresentata dalla messa online di questi materiali, i quali potrebbero nascere dall’endemica curiosità dei bambini, quanto dal fatto che sia difficile definire quali di questi mondi rappresentino forme di esplorazione e quali invece siano adoperati da malintenzionati.

Roblox è strutturato su un design stilizzato che ricorda i set di costruzioni, quindi risulta particolarmente surreale che i suoi server siano abitati da dominatrix cibernetiche, tuttavia i pericoli per i minori possono essere anche più subdoli, con alcuni genitori che denunciano di aver visionato in prima persona chat di gioco capaci di stimolare forti reazioni emotive negative nei giocatori più vulnerabili.

 

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