In Norvegia la rivoluzione delle auto elettriche è già realtà. Nel corso del 2020, più di un’auto su due tra quelle vendute nel Paese scandinavo era completamente elettrica. Ma i dati più sorprendenti sono quelli di marzo del 2021, con le auto esclusivamente a benzina che ormai rappresentano meno del 5% del mercato, mentre le diesel si fermano al 4,7% del market share. Meno di 1.500 auto, complessivamente parlando.

Insomma, fossili del passato. Quanto ci vorrà prima di vedere questi numeri anche nel resto del mondo? Non è una domanda semplice, anche perché il Governo norvegese sta raccogliendo i frutti di una politica decennale fatta di incentivi estremamente forti e altri benefit previsti per i possessori di EV.

La Norvegia si è posta l’obiettivo di eliminare completamente le auto a motore endotermico entro la fine del 2025. È un obiettivo che già oggi appare come estremamente vicino.

Purtroppo è importante specificare che la Norvegia è un caso anomalo: parliamo di un Paese estremamente piccolo (grossomodo ha la stessa popolazione del Veneto) con un’economia interna estremamente ricca e un reddito procapite superiore alla media del resto d’Europa. Gli analisti, scrive Electrek, sostengono che probabilmente le auto elettriche raggiungeranno – a livello globale – grossomodo il 30% del mercato solamente nel 2030. La strada è ancora molto lunga.

Nel frattempo, per l’Europa le cose sembrano mettersi molto meglio. Non soltanto ci si aspetta che l’UE fissi molto presto una deadline a partire dalla quale non sarà più possibile vendere nuove auto a motore endotermico, ma sempre più case automobilistiche – come Ford Europa – si stanno autoregolando, annunciando in autonomia lo stop alla vendita delle auto tradizionali entro il 2030.