Ormai quando si parla della scarsità di chip e dei semiconduttori sembra di avere a che fare con un bollettino di guerra: questa volta a cadere sul campo sono MacBook e iPad, i quali vedranno presto rallentare il proprio ritmo di produzione.
A sostenerlo è la testata nipponica Nikkei, la quale segnala come alcuni degli ordini relativi ai prodotti soprammenzionati dovranno slittare alla seconda metà del 2021. Non è chiaro quali siano i modelli coinvolti nel rallentamento, né è evidente la portata di un simile intoppo.
Le ipotesi principali sono che Apple, prendendo spunto da altre aziende tech, decida di porre un freno agli stock dei device che subiscono una minor richiesta o, in alternativa, che la Big Tech si trovi a posticipare il tanto atteso lancio di alcuni suoi nuovi prodotti.
Quello che è noto è che i MacBook e iPad starebbero finendo chip, processori e altri componenti da montare sui circuiti stampati. A salvarsi dalla penuria si materiali sarebbero invece gli iPhone, le cui fabbriche sembrano ancora in grado di mantenere l’alto ritmo di produzione.
Nikkei avvisa tuttavia che la situazione potrebbe cambiare da un momento all’altro e che anche il ramo smartphone di casa Apple stia rasentando una situazione difficile. Gli informatori della testata, tuttavia, rassicurano il pubblico, sottolineando come per ora il problema stia intaccando solamente la filiera di produzione e che i negozi siano tutto sommato coperti anche in vista di un periodo buio.
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