Impegnandosi a rendere l’app più inclusiva, TikTok ha lanciato oggi sul social il suo generatore di sottotitoli, una funzione che può essere adoperata in fase di editing del video per ottenere facilmente una trascrizione automatica: basta selezionare la voce “auto caption”. Il testo così generato può quindi essere modificato dai content creators, i quali possono colmare agilmente i limiti della IA.
I sottotitoli permetteranno alla piattaforma di raggiungere finalmente coloro afflitti da problemi d’udito, ma la funzione potrebbe tornare comoda, sostiene il comunicato vergato da TikTok, anche a tutti coloro che desiderano vedere video “in momenti in cui è difficile o sconveniente ascoltare degli audio”.
In senso assoluto, la nuova feature potrà anche contribuire a superare le barriere linguistiche, assistendo per vie traverse utenti e autori che fruiscono o adoperano una lingua che non è loro natia, magari con forti cadenze o accenti bizzarri.
Poco sorprendentemente, la sottotitolatura automatica non sarà immediatamente disponibile per ogni lingua. In questa fase iniziale risulterà infatti accessibile esclusivamente ai video in cui il parlato è inglese o giapponese, ma il social prevede di allargare il bacino di idiomi già nei prossimi mesi.
La piattaforma sta agendo attivamente per raffinare la app con strategie che vadano a limare alcuni spigoli che ne limitano la portata. Oltre al semplificare l’inserimento di testi, infatti, l’azienda ha provveduto recentemente a inserire avvisi e notifiche ai video che potrebbero urtare le persone fotosensibili, ma anche dei meccanismi che dovrebbero contribuire a limitare i commenti tossici.
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