Nella giornata di ieri è emersa la notizia di una bizzarra ed improbabile operazione di rebranding da parte di Volkswagen. Via la K e dentro la T: Voltswagen, con un ovvio rimando all’impegno sul fronte dell’elettrificazione della casa automobilistica.
Cambiare un nome che ha alle spalle quasi 100 di Storia non è una mossa ragionevole, a maggior ragione se l’operazione di rebranding – come pareva dovesse essere – è limitata esclusivamente ad una regione: il Nord America. E infatti è una burla: non ci sarà nessun cambio di nome, Volkswagen manterrà il suo storico nome.
Possiamo cambiare la nostra K in una T, tuttavia ciò che non cambia è l’impegno del brand nel creare veicoli al top-di-gamma per guidatori e persone di ogni dove. L’idea di una “macchina per il popolo” è intessuta nel nostro essere.
si leggeva nel comunicato fatto volutamente circolare anzitempo dall’azienda nella giornata di ieri.
Oggi, riportano Reuters, The Verge e il WSJ, sappiamo che quel comunicato non era altro che una trovata pubblicitaria in vista della giornata di domani, ossia il 1 di Aprile.
Trovata geniale, simpatica o di cattivo gusto? Scegliete voi, quello che è certo è che – per qualche motivo – questo stunt pubblicitario ha fatto infuriare i giornalisti di The Verge: «Dalla compagnia che ha mentito alle autorità di tutto il mondo creando il caso Dieselgate non ci aspettiamo più nulla», scrive la rivista in un articolo che finisce perfino per menzionare il passato nazista del brand. Quando si dice non saper stare allo scherzo…
- Volkswagen of America lied about rebranding to ‘Voltswagen’ (theverge.com)