Nel corso di tutto il 2020, Google Ads ha rimosso più di 3,1 miliardi di pubblicità in violazione delle policy della piattaforma. Alcune erano vere e proprie truffe, altre si limitavano ad abusare le regole del programma, mentre moltissime inserzioni riguardavano prodotti e servizi (in parte o completamente) vietati.

Il dato mostra i continui investimenti di Google sul fronte della sicurezza. Si pensi che nel 2011 le pubblicità ingannevoli o dannose eliminate erano appena 130 milioni.

Google ha presentato un grafico che mostra le principali categorie delle pubblicità rimosse. A dominare la classifica – ben 867 milioni di casi – è la macro-categoria delle inserzioni che, in un modo o nell’altro, abusavano le regole di Google Ads. Seguono le inserzioni su medicinali e psicofarmaci (204 milioni ) e, quindi, quelle di prodotti e servizi venduti in violazione del diritto d’autore e del copyright (200 milioni).

Quasi 100 milioni di inserzioni riguardavano il Covid-19: dalla disinformazione sui vaccini alle mascherine contraffatte.

Google ha bloccato le inserzioni dannose con un ritmo di 5.900 rimozioni al minuto. Nei casi più gravi Google Ads non si è limitato a rimuovere la pubblicità ma anche eliminato l’account dell’inserzionista: sono stati 1.7 milioni i bannati dalla piattaforma.

Nel corso del 2020, Google ha potenziato ulteriormente le sue policy introducendo 40 nuove norme sulle inserzioni.

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