La NASA ha speso fior fior di quattrini per assicurarsi che i Rover inviati nelle missioni spaziali non si trovassero improvvisamente con una ruota forata, allora perché non usare quella stessa tecnologia anche per costruirci le ruote di bicicletta? In effetti, posta così, la cosa è anche ovvia, ma la start-up The Smart Tire Company è la prima a voler tentare l’impresa.

Non capita di pensarci spesso, tuttavia è evidente che i pneumatici dei droni lanciati sulle superfici rocciose aliene non possano essere banali camere d’aria. Persino la gomma piena non sembrerebbe essere adatta alla situazione.

No, i Rover odierni usano piuttosto delle ruote composte da una lega di alluminio e titanio – il Nitinol – che, complice una struttura atomica molto ordinata, riesce a preservare l’elasticità materica ibridandola a una memoria della forma che le permette di essere quasi del tutto indistruttibile.

Ora la start-up vuole creare una ruota metallica di bicicletta creata proprio con quel Nitinol collaudato nelle profondità spaziali, la METL (Martensite Elasticized Tubular Loading). La ruota non dovrà mai essere gonfiata e non forerà mai: se regge bene l’asfalto potrebbe essere l’ultima “camera d’aria” che comprerete mai alla vostra bicicletta.

Il prodotto dovrebbe giungere sul mercato già a partire dal 2022, tuttavia il prezzo è ancora ignoto (ma probabilmente sarà esorbitante).

 

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