Solamente un paio di giorni fa, Elon Musk aveva presentato il suo primo NFT: «lo voglio vendere», aveva detto senza fornire ulteriori delucidazioni sulla piattaforma scelta per il drop. A quanto pare ci ha ripensato.

Gli NFT sono il fenomeno del momento, nel mondo degli impallinati per le criptovalute. Acronimo di Non-fungible token, si tratta di una (relativamente) nuova forma di collezionabili digitali emessi e tracciati usando la Blockchain. Nelle ultime settimane alcuni NFT sono stati venduti per milioni di euro. A dominare la classifica è l’artista Beeple, ma il fenomeno ha già incontrato l’interesse di organizzazioni sportive come l’NBL – che con il suo TOP SHOT ha già macinato cifre impressionanti – e brand del calibro di Taco Bell.

A dire la verità, non mi sembra giusto venderlo. Lascio stare.

ha detto Elon Musk con un tweet di pochissime ore fa. Il suo NFT non si discosta di molto dal concept usato dalla sua fidanzata, Grimes: si trattava di una canzone – dedicata ai NFT – con una GIF a fare da sfondo. GIF che in qualche modo sembrava riprendere il trofeo ‘The world is yours’ di Scarface.

Non sono chiare le ragioni che hanno spinto Musk a lasciar perdere. Forse per senso di pudore? Effettivamente che l’uomo più ricco del mondo (anzi, ex) )chieda soldi ai suoi fan non è un bel vedere, ma sarebbe bastato destinare i proventi ad alcune delle iniziative filantropiche di suo interesse. Peraltro il miglior offerente – 1,1 milioni di dollari – risultava essere il CEO della Bridge Oracle. Forse a pesare è stato l’enorme consumo di energia elettrica e risorse ambientali da parte del mondo dei NFT: usano il protocollo Proof-of-Work, ossia la stessa alla base delle normali operazioni delle blockchain di Ethereum e Bitcoin. Nel recente passato ad Elon Musk era già stata rinfacciata – per gli stessi motivi – la scelta di investire 1.5 miliardi di dollari in Bitcoin attraverso la sua azienda Tesla.

Tutto quello che devi sapere sui NFT: